Activision e Microsoft, acquisizione già approvata in Serbia?

L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft potrebbe già essere stata approvata in Serbia: ecco le ultime indiscrezioni.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Ci sarebbero ulteriori passi in avanti per l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Dopo il rinvio della decisione da parte della CMA, del governo cinese e dell'Unione Europea, secondo Reuters l'acquisizione ha ricevuto la terza approvazione dopo quella brasiliana e saudita. Si tratta della Serbia, con l'ente regolatore che avrebbe dato l'ok (almeno stando a quanto riferito da parte dell'agenzia stampa) al deal tra le due realtà statunitensi.

La notizia arriva insieme a una nuova proposta che Microsoft dovrebbe consegnare all'Unione Europea per sbloccare l'intera acquisizione, ovvero un deal da offrire da Sony, che impegnerebbe il colosso di Redmond nel mantenere Call of Duty su console PlayStation per ulteriori dieci anni. Si tratta di uno step decisamente importante, che andrebbe a risolvere il nodo della discordia: il colosso nipponico si è infatti opposto duramente all'acquisizione perché non vuole perdere l'ingente flusso di denaro che porta nelle sue casse lo shooter di proprietà di Activision Blizzard.

Già in passato Phil Spencer si era esposto in maniera favorevole nel mantenere Call of Duty su console PlayStation. Non è stato però firmato nessun tipo di documento in merito, anche perché è praticamente impossibile sapere se il franchise esisterà ancora nel corso dei prossimi anni e se avrà lo stesso impatto.Il documento potrebbe dunque "obbligare" Microsoft a produrre comunque il gioco, oltre che a renderlo multipiattaforma.

Al momento l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è soggetta a indagini di diverse antitrust, tra cui quella statunitense, ovvero l'FTC. Non è escluso che l'acquisizione andrà a buon fine, ma al momento ogni decisione è rimandata al 2023. Sarà il prossimo anno, infatti, quello fondamentale per capire se il colosso di Redmond riuscirà a chiudere quello che è sicuramente il deal più oneroso della storia di questa industria.

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