Aiutare i bimbi siriani con il mining di criptovalute

Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia è alla ricerca di persone in grado di minare Ethereum per dare un aiuto ai bambini in Siria.

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a cura di Michele Pintaudi

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Pur esistendo da diversi anni, le criptovalute stanno attraversando in questi ultimi mesi una fase di esplosione definitiva: tutti ne parlano e tutti le vogliono e, tra chi parla di una bolla speculativa e chi le identifica come la moneta del futuro, il dibattito è continuo.

Solo il tempo ci dirà come andrà a finire, ma oggi non vogliamo parlare di questo. Oggi vi vogliamo raccontare dell'ultima iniziativa promossa da UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia che ha annunciato di essere alla ricerca di gamer, appassionati di eSports o semplicemente di utenti con una scheda grafica potente per un obiettivo: il mining di Ethereum - di cui vi abbiamo già parlato qualche tempo fa - al fine di aiutare i bambini siriani.

Il progetto "Game Chaingers", che sarà accessibile nelle prossime ore dal sito ufficiale, nasce proprio con l'obiettivo chiaro e dichiarato di raccogliere il maggior numero di risorse possibili per far fronte alla drammatica situazione che si sta vivendo in Siria e della quale tutti, tristemente, siamo a conoscenza.

 

L'iniziativa di UNICEF France farà certamente discutere ma, almeno a un primo sguardo, sembra un approccio differente per affrontare un problema di cui si parla troppo poco.