Alone in the Dark, New York non sarà più la stessa

Serie dimenticata dall'inizio del secolo, con un quarto episodio non molto entusiasmante, Alone in The Dark firma il suo ritorno grazie a una lunga collaborazione tra gli studi francesi di Eden Games e Atari. Edward Carnby firma così il suo atteso ritorno, ma il risultato finale non è dei più brillanti.

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a cura di Tom's Hardware

Ritorno dal passato

Genere: Survival Horror

Sviluppatore: Eden Games (Atari)

Distributore: Atari

Voto: 4/10

Edward Carnby apre gli occhi in un mondo nuovo, 50 anni dopo la scomparsa del suo mondo, che non ha lasciato tracce. In un moderno hotel new-yorkese, Ed, sotto minaccia, viene condotto lungo diversi e lunghi corridoi, fino a quando l’uomo che lo minaccia viene inghiottito da una potenza occulta, sprigionata da una porta. Qui ha inizio la lotta per la sopravvivenza. Attraverso una Manhattan devastata dalle fiamme, e successivamente nel cuore di un Central Park maledetto, Carnby ha soltanto due obiettivi in testa: sapere chi è e salvare la sua pelle dalle forze demoniache.

Questo nuovo Alone in The Dark strizza l’occhio al primo episodio, allontanandosi dai tre capitoli precedenti. Ritroviamo l’eroe tradizionale della serie, senza i folti baffi, con un fisico alla Kurt Russell, ed un vocabolario colorito; un personaggio surreale, nell'insieme. Nonostante l’intenzione degli sviluppatori, rendere il proprio eroe simile a un Bruce Willis in stile Die Hard, il risultato si rivela piuttosto sconfortante. Il doppiaggio italiano non è male, ma ciò nonostante il personaggio di Carnby non riesce mai ad essere carismatico. È davvero assurda, inoltre, la destrezza con cui si muove in un mondo che è 50 anni avanti a lui, senza bisogno del minimo aiuto: per esempio, lascia perplessi vedere un personaggio nato all'inizio del ventesimo secolo leggere con scioltezza le proprie e-mail su un PDA, per esempio.