Incredibile ma vero, Atari ha citato in giudizio un sito internet tedesco ,in seguito alla pubblicazione di una recensione (negativa) di Alone in the Dark (PlayStation 3, Xbox 360, Wii, PC). Secondo l'editore, infatti, 4Players.de avrebbe rotto l'embargo fissato per il 20 giugno basandosi su una copia pirata del titolo. Fin qui, nulla di strano, ma con la risposta di 4Players cambiano leggermente le carte in tavola: la copia sarebbe stata infatti ricevuta da un negozio prima di venerdì (il sottoscritto, ad esempio, ha acquistato il titolo mercoledì), scagionando in parte la redazione.
Nelle ore successive, si è scatenato un vero e proprio effetto domino che ha travolto altri siti internet (a loro volta denunciati): Gamer.no e il suo 3/10 affibbiato al gioco, GameReactor (sempre 3/10) e Gamer.nl (5/10). Proprio Erwin Bergervoet, di Gamer.nl, ha dichiarato di aver ricevuto la copia del gioco da Atari stessa, aggiungendo però un particolare piuttosto interessante: "Ci hanno spiegato che la pubblicazione anticipata sarebbe stata concessa solo alle recensioni con un voto alto". A questo punto il quadro della situazione sembrerebbe completo: Atari non ha digerito la stroncatura del suo titolo di punta e, per evitare che le recensioni negative si espandessero a macchia d'olio prima del lancio ufficiale, previsto per venerdì scorso, ha deciso di avviare delle azioni legali basate su due punti: l'utilizzo di copie pirata, poco dimostrabile, e la rottura dell'embargo, inappellabile in caso di reale pre-avviso.
Per la cronaca, la versione PC di Alone in the Dark è protetta con il software SecuROM. Per attivare la propria copia, infatti, è necessario collegarsi a internet e scaricare un contenuto addizionale che ne permette l'autenticazione. Questa procedura sarà obbligatoria ogni qual volta si vorrà installare il gioco su un altro PC, a patto di averlo disinstallato dal computer precedente.