Anche su Nintendo piovono accuse di sessismo

Un nuovo report di Kotaku lancia accuse piuttosto inquietanti su Nintendo e su uno specifico settore della società.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Anche Nintendo non sarebbe immune dagli scandali. Un nuovo report di Kotaku avrebbe infatti confermato alcuni episodi avvenuti nel settore del QA, ovvero i tester che si preoccupano di provare i nuovi videogiochi e segnalare errori, bug e problemi ai vari dipartimenti dello sviluppo. Nel report dei colleghi statunitensi sono presenti alcune testimonianze piuttosto inquietanti, di cui purtroppo siamo già a conoscenza.

Secondo le accuse contenute nel report, le donne nel reparto QA di Nintendo hanno subito molestie e comportamenti inadeguati dal personale maschile. Alcune molestie erano fisiche e verbali, altre invece virtuali, con messaggi ambigui lanciati sulle chat di Microsoft Teams, come immagini esplicite del personaggio Paimon di Genshin Impact, con frasi decisamente poco appropriate, oltre che molestie sessuali. Una volta che la donna ha segnalato questo problema (che può essere incluso nella cultura da confraternita, presente in tantissime aziende) è stata invitata a non denunciare più.

Oltre a questi problemi, erano presenti una serie di discriminazioni piuttosto importanti. Le donne non avrebbero ricevuto lo stesso stipendio dei loro colleghi uomini, così come l'avanzamento di carriera sarebbe stato praticamente impossibile. Solite accuse, che abbiamo già riportato praticamente in maniera identica in altri luoghi di lavoro. Chiaramente non è possibile affermare che tutto il management fosse coinvolto in questi rapporti e sarà necessario attendere ulteriori indagini in merito, ma la sensazione è che l'industria dei videogiochi sia piena di questi casi, che attendono solamente di essere portati alla luce.

Sarà necessario attendere ulteriori riscontri. Le testimonianze continuano però ad arricchirsi di diversi aspetti, anche decisamente inquietanti. Al momento la società non si è ancora espressa, ma non è escluso che nei prossimi giorni il colosso nipponico non decida di prendere una posizione netta e rispondere a queste testimonianze. Vi aggiorneremo non appena ci saranno ulteriori informazioni in merito sulla vicenda.