Animal Crossing: New Horizons, uno sguardo al familiare futuro

Animal Crossing: New Horizons porta il marchio Nintendo in un paradiso tropicale, dove le nuove funzioni si fondono con la tradizione della serie.

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a cura di Alessandro Palladino

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Dopo innumerevoli anni di attesa e miliardi di Stelline consegnate a Tom Nook, siamo arrivati a conoscere il volto del prossimo Animal Crossing: New Horizons, il tanto agognato capitolo per Nintendo Switch. Lontani dalle campagne della città in cui ci hanno eletto sindaco e dalla scrivania sorvegliata da Fuffi (che al momento sembra non averci accompagnato in questo viaggio), stavolta ci ritroveremo su un’isola deserta ricca di spiagge dorate e palme ricche di frutti, incaricati di costruire la nostra nuova personalissima città tropicale da zero, tutto seguendo le indicazioni del più amato procione dalle tasche piene.

Del resto Tom Nook si è ormai allontanato dal settore immobiliare e, grazie ad anni di tasse e contributi statali, è riuscito a tirare su un’azienda di sviluppo che gestisce linee aeree, compagnie telefoniche, reti internet e interi sistemi di costruzione. Una vera e propria espansione mondiale che vede come prossimo step la colonizzazione delle isole più remote, terreno fertile per portare nuova vita a tutti gli abitanti bisognosi di una bella vacanza. E chi più del vecchio sindaco umano poteva essere qualificato per l’incarico?

Animal Crossing, nel corso della sua longeva storia, è sempre stato un bellissimo modo per evadere dal grigiore della realtà quotidiana, un piccolo spazio verde dove potersi rilassare mentre si costruisce la propria utopia fatta di animali antropomorfi fin troppo carini per essere descritti a parole. Non potrebbe quindi esistere luogo migliore di una lontana oasi incontaminata per la nuova ambientazione, l’unico posto al mondo in cui per antonomasia si può davvero definirsi lontani dalla vita comune e dai suoi crismi.

Ereditando molte funzioni e caratteristiche dai suoi predecessori, Animal Crossing New Horizons rimane estremamente familiare alla struttura di New Leaf 2.0. e ne amplifica le possibilità grazie al cambio generazionale della serie. Approdando su Nintendo Switch è infatti possibile avere accesso a tutta una serie di caratteristiche appena accennate nel trailer e nel gameplay di Nintendo Treehouse. Potremo piazzare i mobili fuori dalla nostra casa e muoverli di mezze unità come in Happy Home Designer, sarà presente un sistema di crafting e una serie di ricompense a punti per qualsiasi azioni compiremo nel gioco. Al momento non sono state mostrate interazioni con gli Amiibo, ma considerando l’ampia collezione legata alla serie non c’è da avere troppo timore per tale funzione.

L’ecosistema risultante è estremamente ricco e mira a creare l’esperienza più divertente finora, abbandonando quelle costrizioni di attività “obbligatorie” per dire al giocatore che può fare quello che vuole e trarne sempre vantaggio. Basterà solamente aprire il proprio smartphone targato Nook Inc. per accedere a una serie di benefici non indifferenti, come le ricompense per i punti Miglia, il catalogo del mobilio e le funzioni multigiocatore.

Del resto la tecnologia è andata avanti da quando è uscito New Leaf e ormai perfino gli abitanti di Animal Crossing sono inglobati dalle novità sfornate dalla Silicon Valley. Ciò porta ad avere regali e oggetti del desiderio solamente con uno swipe del proprio dispositivo e la pressione di un tasto di Nintendo Switch, al resto ci penserà la compagnia di spedizioni o il tavolo da lavoro negli uffici locali della compagnia.

Grazie all’ambientazione molto naturale e isolata a fare da contrasto alla più presente tecnologia, New Horizons rimane un paradiso calmo e pacifico, dove la semplicità e l’amicizia la fanno da padrona. Al momento non abbiamo visto molte interazioni con gli altri abitanti, né abbiamo visto nuovi personaggi unirsi al già ampio cast, però non nutriamo dubbi sul fatto che anche questo aspetto verrà enormemente potenziato all’interno del gioco, aggiungendo eventi particolari e dialoghi più profondi o significativi.

A darci un indizio in merito è la conferma dell’importanza delle stagioni, le quali porteranno con loro numerosi ed evidenti cambiamenti all’isola, insieme agli eventi del caso che tutti amiamo e conosciamo. La novità in questo senso è che sarà possibile selezionare l’emisfero in cui collocare la nostra oasi fittizia: nel caso in cui scegliessimo il classico emisfero nord le stagioni seguiterebbero come le conosciamo noi europei, mentre l’emisfero sud le avrebbe invertite. Questo aspetto sarà a discrezione del giocatore, ricordandoci che l’orologio di gioco si basa su quello impostato sulla console.

Indipendentemente dal luogo scelto, Animal Crossing New Horizons vi permetterà di connettervi con qualsiasi altra persona a voi cara. Potrete farlo in locale attraverso l’utilizzo dei Joy-con o tra due console, oppure connettervi online e invitare il vostro amico lontano a trasferirsi sulla vostra isola. Fino a 8 giocatori potranno ritrovarsi e fare qualsiasi attività insieme, come se tutti partecipassero alla stessa sessione di gioco senza limitazioni. Chiaro che ci saranno dei meccanismi per evitare “spiacevoli incidenti”, come il sistema “leader”, ma in generale anche su questo fronte è stata garantita una libertà maggiore.

Divertimento e relax saranno i perni fondamentali della filosofia di New Horizons, ricordandoci ancora una volta come la formula dell’indiscusso successo di Animal Crossing sia in grado di fornire un’esperienza unica all’interno del mercato. Se squadra che vince non si cambia, il prossimo capitolo per Nintendo Switch si pone l’obiettivo di vedere dove è possibile spingere le caratteristiche più amate della serie per capire quali novità apportare sul lungo termine. In questo senso, se prendiamo Pocket Camp come indicatore, potremmo ipotizzare di vedere un futuro più incline ad aggiornare costantemente il gioco.

Eventi tematici, occasioni particolari e semplici update potrebbero essere ancora più frequenti rispetto a New Leaf, semplicemente perché Nintendo Switch possiede una connettività migliore e non ha eccessivi problemi d’integrazione o di spazio. Non è da escludere la presenza di particolari festività riservate solo alla parte multigiocatore, o addirittura zone legate solamente a esso. Già in New Leaf c’era modo di visitare le case altrui passando dal Distretto Commerciale (altra parte ancora assente dai trailer), probabilmente verrà inserita una modalità simile. Resta il dubbio se rimarrà il “reame dei sogni” come opzione di connettività, ma a giudicare dall’app Chiama Isolano potrebbe non essere il caso.

L’obiettivo di Nintendo, dichiarato dagli stessi sviluppatori, è quello di rendere la vostra isola un luogo in cui vorreste tornare ogni giorno, che sia nei due minuti della pausa pranzo o la sera prima di coricarvi o nell’ora di viaggio sul treno per l’università. I precedenti capitoli, per quanto ottimi, soffrivano proprio di una certa staticità che cercava di annullarsi attraverso alcuni espedienti ben precisi (il sistema delle rape o il night club). New Horizons è invece l’occasione per rendere davvero l’esperienza Animal Crossing nuova ogni singolo giorno, o quantomeno più esaltante e fluida grazie alle molte aggiunte già viste.

Aspettando il 20 marzo 2020, rinvio necessario anche per una serie di questioni logistiche, non possiamo far altro che sognare i lidi lontani e felici in cui New Horizons ci trasporterà ogni volta che visiteremo il nostro piccolo angolo di mondo virtuale. E non importa quanto duramente sarà stata la nostra giornata o quanto tempo passerà dalla nostra ultima visita: gli abitanti di Animal Crossing saranno sempre lì ad attenderci calorosamente per passare una giornata all’insegna del divertimento.

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