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AO Tennis 2 | Recensione

AO Tennis 2 sancisce il ritorno di Big Ant Studios sul campo da gioco, portandoci nuovamente sul suolo cementificato dell'Australian Open.

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a cura di Alessandro Palladino

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Non è un’esagerazione dire che il tennis nel panorama videoludico ha avuto un ruolo importante tanto quanto il calcio. Tornando indietro con la memoria molti di voi probabilmente ricorderanno i cabinati nelle sale giochi del paese, unico momento oltre i picchiaduro dove schiere di giocatori di diversa età si potevano affrontare a suon di racchette e punteggi a doppia cifra. Nonostante la presenza di questo sport nell’offerta videoludica sia scemata in anni recenti, negli ultimi mesi lo abbiamo visto riaffiorare nelle nostre librerie digitali in tentativi più o meno azzeccati.

Oggi è il turno di Bigben Interactive e Big Ant Studios, i quali firmano l’arrivo sul campo di AO Tennis 2: il nuovo titolo interamente dedicato alla prestigiosa Australian Open, in partenza dal 20 gennaio. Un appuntamento che quindi ripercorre la linea tracciata da AO International Tennis, uscito nel 2018 e che sostanzialmente fa da base all’intera struttura del successore. Controlli, sistemi e “filosofia” vengono ripresi dal passato, puntando a una serialità che, però, potrebbe non essere stata lo spin vincente-

Il campo della competizione

Come tutti i titoli sportivi, starà a voi decidere come vivere AO Tennis 2 grazie a una vasta scelta di modalità e strumenti per la creazione. Se non vedete l’ora di assistere all’esperienza dell’Australian Open, la modalità Carriera rappresenta il modo migliore per godere di tutto ciò che il gioco ha da offrire, iniziando da un editor per la personalizzazione del proprio tennista davvero dettagliato. La cura immessa nel permettervi di modificare tutti i minimi dettagli, compreso il colore delle borse per portare le racchette, è un elemento degno di lode, specialmente se si considera che ad accompagnarlo c’è anche la possibilità di personalizzare addirittura gli stadi e condividere le proprie idee online.

Chi è familiare con il lavoro precedente di Big Ant si ritroverà quindi di nuovo a casa, accolto ancora di più da una maggiore valutazione della filosofia “make&share” che contraddistingue l’appassionata community di gioco. Ma è addentrandosi nella carriera che i feedback ricevuti su AO International Tennis mostrano i suoi frutti, regalando una modalità che non si basa solamente sulla propria prestazione sul campo e sulle statistiche maturate negli allenamenti.

Il tennista impersonato dovrà infatti destreggiarsi tra conferenze stampa ed eventi esterni di varia entità, scanditi da dialoghi e cutscene che ben cadenzano tutta la durata della vita sportiva e di ciò che circonda le maggiori competizioni oltre lo scenario australiano. Il taglio più cinematografico, se vogliamo definirlo tale, va incontro alla rinata esigenza di trasformare l’esperienza sportiva in una narrazione avvincente, capace di delineare la figura dello sportivo a tutto tondo e di coinvolgere il pubblico giocante come abbiamo già visto fare in altre produzioni dal budget più ampio.

Chiaro che i limiti di un team più piccolo si fanno inevitabilmente sentire, tuttavia lo sforzo fatto da Big Ant riesce a coprire le sbavature e a consegnare a tutti i tennisti virtuali un discreto omaggio al mondo agonistico del tennis. Non è neanche da sottovalutare la presenza di un ampio roster costituito da nomi decisamente famosi, tra cui capeggia Nadal come principale figura e sponsor di AO Tennis 2. Un’occasione perfetta quindi per sfruttare l’introduzione del Doppio come modalità di gioco, finora mancante e inserita egregiamente in tutte le modalità, carriera compresa.

Non manca naturalmente l’esperienza online, che oltre alla condivisione permette di cercare avversari umani per partite veloci e competizioni più strutturate, dimostrando un netcode solido nella nostra prova concreta. Lo scontro multigiocatore è solo la punta della ricca offerta di AO Tennis 2, permettendovi di giocare come volete sia che siate fan dell’esperienza da giocatore singolo oppure cerchiate solamente di mettervi alla prova contro altri utenti della rete.

Ci vuole polso

Per quanto l’abbondanza del titolo di Big Ant sia evidente in ogni voce del menu, è il feeling al pad che determina quanto un gioco di tennis possa coinvolgere o meno l’adrenalina di chi li gioca e AO Tennis 2 riesce solamente a metà in questa impresa, smorzando la palla servita dall’esperienza precedente e su cui – parzialmente almeno – si è fatto tesoro. L’introduzione del 2 vs 2 (online e offline), i numerosi tool di creazione e la campagna più cinematica sono senz’altro elementi che sottolineano quanto effettivamente si sia ascoltata la community di AO International Tennis, tuttavia quando si impugna la racchetta si ritorna allo stesso identico sistema del passato, confermando una funzione decisamente poco performante.

AO Tennis 2 presenta infatti diversi tasti per dare l’effetto desiderato alla palla ricevuta, dal top spin al pallonetto, passando per alcune varianti che si ottengono premendo i dorsali. Un fattore ottimo sulla carta e che permette una profondità di gioco simulativo incredibile, se non che tutto cade quando ci si accorge che ad ogni palla si dovrà necessariamente fare attenzione a ben due fattori: la “mira” del colpo e la potenza impressa in esso (segnalata da un indicatore stile semaforo che si può anche disattivare).

Non ci sarebbe nulla di male in questo, è l’approccio più classico e rodato dopotutto, se non fosse che il meccanismo di mira contiene diversi problemi alla sua base: l’indicatore del punto di atterraggio è davvero piccolo e comparirà solamente quando inizierete a caricare il colpo, la mira è assegnata allo stesso analogico del movimento rendendo l’azione confusionaria, l’indicatore ha un punto di partenza non comodo e una velocità poco chiara. Sommando i fattori, il risultato che avrete alla mano è di vedere tutte le palle uscire fuori dai limiti consentiti, specialmente se un errore o nella potenza o nella mira risulterà fatale nel tiro, cosa che rende necessario concentrarsi contemporaneamente sul luogo d’impatto e sull’indicatore a semaforo.

Si tratta di un design che in linea teorica dovrebbe fornire al giocatore il massimo controllo sulle proprie azioni ma che, nella pratica, fa tutto il contrario e lascia l’azione da parte per focalizzarsi su metriche e meccaniche in grado di rendere un inferno anche il più amichevole dei match, specialmente se basta una minima pressione di un tasto a caso per non permettere più di fare un buon servizio o un tiro. Senza un buon feeling facile da controllare, tutto l’apparato intorno ai match cade a prescindere dalle intenzioni di rendere più tecnica l’azione sotto rete o realistica la dinamica arbitrale.

Ciò che manca davvero ad AO Tennis 2 è purtroppo la godibilità base dell’impugnare una racchetta e giocare, sostituita dalla volontà di creare complicati meccanismi di cui spesso si fatica a vedere lo scopo. Tra quest’ultimi rientra per esempio il sistema di “karma”, il quale vi permetterà di reagire a ogni mossa in modo “sportivo” o “cattivo” senza alcuna indicazione su benefici o svantaggi che si hanno da un comportamento all’altro (fuori dalla carriera, ovviamente).

Certo, AO Tennis 2 tenta sforzi incredibili a livello di realismo e accuratezza, valendo la pena la fatica che si fa a tentare di abituarsi ai controlli discutibili. Non solo ha avuto modo di portare nei terreni digitali il realismo dei campi da gioco australiani – grazie anche alla collaborazione diretta delle associazioni tennistiche del territorio – ma ha anche aumentato l’accuratezza dei modelli e dei movimenti delle star del tennis, facendo la gioia di tutti gli appassionati sportivi che vogliono vedere riprodotti gli Australian Open sulla propria console (o PC).

Ed è proprio solo verso quest’ultimi che in definitiva si può consigliare AO Tennis 2, il quale con la sua filosofia non riesce a trovare il terreno di mezzo capace di coinvolgere un pubblico più vasto e demografico, puntando tutto sui vecchi fan (comunque scontenti considerando che il cambiamento del sistema di mira era molto richiesto) e su chi vede nel tennis tecnicalità e meccanica, lasciando un po’ da parte la bellezza dei movimenti per numeri, indicatori e semafori.

Voto Recensione di AO Tennis 2 - PS4


6.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Ampio roster di famosi sportivi

  • - Personalizzazione dettagliata e ricca

  • - Modalità carriera rinnovata e intrigante

Contro

  • - Il sistema di controllo ha molte falle

  • - Eccessivamente tecnico

  • - Alcune funzioni perdono la loro utilità alla lunga

Commento

AO Tennis 2 porta sul campo una partita decisamente ricca di colpi vantaggiosi per Big Ant Studios: un roster di tennisti di tutto rispetto, personalizzazione enorme, accuratezza nel proporre competizioni e luoghi australiani, una carriera cinematografica e attenta, modalità diverse, il 2 vs 2 e il multigiocatore. Tuttavia indugia troppo nella sua anima tecnica e simulativa, la quale è decisamente azzeccata da un punto di vista estetico e tecnico, ma cade presto nel gameplay più puro e semplice per colpa di un sistema di controllo che fa della mira il suo lato peggiore. Ciò rende AO Tennis 2 un terreno calcabile dagli appassionati più competitivi, i quali trovano nell’avversità del design un’occasione per dimostrare la propria bravura, allontanando però al contempo chi vuole solamente sentirsi parte del mondo tennistico in cerca di uno svago sportivo virtuale.

Informazioni sul prodotto

Immagine di AO Tennis 2 - PS4

AO Tennis 2 - PS4