Apex Legends: team squalificato a vita per comportamenti oltraggiosi

Un giocatore di Apex Legends è stato squalificato a vita, insieme al suo team, per un comportamento scorretto: giusto o sbagliato?

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a cura di Alessandro Adinolfi

Se avete giocato un qualsiasi gioco online competitivo, sarete sicuramente a conoscenza del teabagging. Si tratta di una pratica denigratoria, che anche in Apex Legends i giocatori compiono e consiste sostanzialmente nel premere il tasto del crouch molte volte velocemente. Un modo scherzoso per schernire gli avversari che vengono messi al tappetto. C'è però chi non tollera questo genere di comportamenti, come gli organizzatori del circuito competitivo Fate Legion, che nel corso degli ultimi giorni hanno preso una decisione molto controversa, allontanando un intero team a causa proprio del teabagging.

Andiamo con ordine: Dilly, un pro player di Apex Legends, ha deciso di effettuare un teabagging dopo aver abbattuto un avversario. Lo scherno non era però rivolto a un avversario, bensì a un suo compagno di squadra, eliminato dalla stessa persona che Dilly aveva appena ucciso. Appare chiaro, dunque, che il comportamento del giocatore non era volto a offendere qualche avversario, ma era più un semplice atto goliardico verso il suo compagno di squadra, reputato probabilmente troppo scarso, almeno in quel momento. Una burla, uno sfottò del tutto amichevole, che però gli organizzatori di Fate Legion hanno subito punito in maniera piuttosto grave, squalificando a vita il team di Dilly.

Il giocatore ha successivamente provato a spiegare cos'era successo, ma gli organizzatori hanno risposto con un breve e stringato comunicato. "Quando giochi un torneo, non puoi fare queste cose. Spirito sportivo. Spirito sportivo. Spirito sportivo", hanno dichiarato gli organizzatori. A quel punto, Dilly si è recato su Twitter, spiegando in un lungo thread perché le azioni dell'organizzatore sarebbero state poco professionali. Tanti i giocatori che hanno espresso il sostegno a Dilly, ma secondo noi difficilmente Fate Legion farà un passo indietro.

La situazione è sicuramente leggermente più complessa da analizzare, e se davvero il teabagging è meritevole di una pena così dura, allora forse sarebbe meglio specificarlo nel regolamento. Resta però da considerare anche la persona a cui era indirizzato lo sfottò: non un avversario, ma appunto un compagno di squadra. Uno scenario sicuramente inedito, che siamo sicuri continuerà a far discutere tutti gli appassionati del gioco di casa Respawn Entertainment.