Arma III nei guai, arrestati due sviluppatori per spionaggio

Due sviluppatori di Arma III sono finiti in manette con l'accusa di spionaggio. Le autorità greche dell'isola di Lemno, dove sarà ambientato il gioco, hanno sorpreso i due dipendenti mentre scattavano foto e giravano video d'installazioni militari.

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a cura di Roberto Caccia

Le autorità greche hanno arrestato due sviluppatori della software house Bohemia Interactive con l'accusa di spionaggio. I due dipendenti dell'azienda avrebbero scattato diverse foto e girato alcuni video d'installazioni militari sull'isola di Lemno con lo scopo di raccogliere materiale per Arma III, il terzo capitolo della celebre saga di sparatutto tattici.

Problemi per due sviluppatori di Arma 3, arrestati dalle autorità greche con l'accusa di spionaggio

Arma III infatti sarà ambientato proprio su quest'isola greca, importante centro militare per la sua posizione strategica, vicino agli stretti del Mar di Marmara. Tuttavia questo non è servito ad ammorbidire la posizione delle autorità greche, che hanno preferito mettere al fresco i due sviluppatori.

Anche Marek Spanel, amministratore delegato e co-fondatore di Bohemia Interactive, ha confermato la notizia e ha invitato gli utenti ad evitare discussioni sul forum ufficiale dell'azienda, almeno per il momento e finché non si conosceranno ulteriori dettagli sulla questione.

Dal punto di vista giuridico non ci sembrano che possano esistere attenuanti nei confronti dei due sviluppatori. Scattare foto e girare video di strutture militari è proibito in Grecia così come nella maggior parte degli altri stati del mondo, e il fatto che i due soggetti in questione stessero lavorando ad un gioco non fa alcuna differenza.

Tuttavia ci sembra strano che Bohemia Interactive mandi due dipendenti sul campo senza alcun tipo di permesso stipulato con le autorità del luogo. In ogni caso è difficile credere che i due sviluppatori si siano introdotti in luoghi interdetti al pubblico e non si sa ancora quali strutture militari abbiano fotografato, quindi potrebbe anche trattarsi di un caso di eccesso di zelo da parte delle autorità.

Un'immagine panoramica della costa di Lesmo, ricreata dagli sviluppatori di Arma 3 - Clicca per ingrandire

Per ora l'unica cosa da fare è sperare che la buona fede dei due impiegati sia riconosciuta anche dalle forze dell'ordine, che molto probabilmente procederanno comunque con il sequestro delle foto e dei video.

I fan di Arma III si dovranno mettere il cuore in pace e scommettiamo che qualcuno starà già facendo gli scongiuri per evitare che questa vicenda non provochi ritardi nell'uscita del gioco (previsto per il primo trimestre del 2013), anche se in questo caso la realizzazione di un videogame passa decisamente in secondo piano. Dopotutto ci sono cose molto più importanti nella vita.