As Dusk Falls ha tutte le carte in regola per fare bene | Provato

INT./NIGHT ci porta nell'America rurale, raccontandoci la storia di due famiglie: ecco il nostro provato di As Dusk Falls.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Oltre ai grandi tripla A
e i giochi first party, l'ultima Summer Game Fest ci ha permesso di dare uno sguardo ad As Dusk Falls. Il titolo è il primo gioco dello sviluppatore britannico INT./NIGHT ed è oramai in dirittura d'arrivo per console Xbox e PC. Il day one è infatti fissato per il 19 luglio 2022 e a poco più di un mese dall'uscita abbiamo avuto modo di provare una build del gioco, contente il primo capitolo (o libro) grazie al Tribeca Games Festival e sì: ce ne siamo subito innamorati.

Può sembrare esagerato, ma in un periodo in cui solitamente non brilla per grandi release di giochi tripla A, As Dusk Falls ha tutte le caratteristiche in regola per poterci offrire un'esperienza in linea con il genere delle avventure narrative e diventare, di fatto, uno di quei giochi in grado di tenere compagnia per tutto il periodo estivo. Questo grazie a uno stile grafico abbastanza particolare e una tecnica di scrittura e di coinvolgimento che potenzialmente può essere al di sopra di altri giochi molto simili. Senza perdere ulteriore tempo, andiamo dunque alla scoperta di questo primo contatto con il titolo.

Due famiglie, due storie, un unico risultato

Come abbiamo accennato in apertura, INT./NIGHT ha messo a disposizione una demo contenente il primo atto di As Dusk Falls. Si tratta dell'inizio vero e proprio dell'avventura, quando facciamo la conoscenza delle due famiglie protagoniste le cui vite si intrecceranno in un susseguirsi di eventi ad alto tasso cinematografico. Questo è evidente fin dalle prime fasi della narrazione, che non segue un filo logico e preciso, ma ci guida alla scoperta dei personaggi e del loro background. Esattamente come una serie TV sono presenti flashback di eventi avvenuti qualche minuto prima e continui cambi di inquadratura e di storie. Per tutti i 45 minuti della demo abbiamo come avuto la sensazione di trovarci davanti a un episodio di un drama televisivo e questo è un bene, considerato che molto spesso le avventure narrative seguono un filo logico, quasi cucito appositamente attorno ad una singola vicenda che va poi a espandersi.

As Dusk Falls comincia con la storia di una famiglia in fuga: il padre amorevole, che si prende cura della figlia, il nonno e la moglie, in cerca di una nuova vita dopo un episodio (ancora non chiarito) che lo ha portato al licenziamento dal suo posto di lavoro. Un incidente con un camion e la telecamera si sposta rapidamente verso la seconda famiglia protagonista di questa storia: a differenza della prima, i tre fratelli sono sulla strada di un furto per poter cambiare le loro vite, fatte di tradimenti, riformatorio e un'esistenza al limite della criminalità e con poche opportunità sociali. Le due famiglie si incontreranno nuovamente, con un esisto inaspettato e che tesserà il futuro del gameplay in base alle proprie scelte. La storia è infatti spalmata su un arco di dieci anni e tutto si baserà sulle scelte fatte dai vari protagonisti delle vicende, ma a differenza di altri giochi, gli utenti non controllano un singolo protagonista, ma hanno il controllo sull'intera vicenda, con cambio di vista e prospettive che variano in base alle scelte prese.

As Dusk Falls fa tutto (sorprendentemente) bene

Non ci è stato permesso, purtroppo, di proseguire con il gameplay. Abbiamo concluso la nostra run con il primo libro con un cliff hanger, che sveleremo solamente il 19 luglio 2022, giorno in cui As Dusk Falls sarà disponibile. I 45 minuti passati insieme al gioco ci hanno però permesso di prendere confidenza con il gameplay e con il suo sistema di gioco atipico.

In primis il movimento è completamente assente. I personaggi si muovono quasi in stop motion, con veloci artwork che raccontano la scena. Difficile da spiegare a parole, ma non esiste quasi mai un momento in cui possiamo prendere il pad in mano e dirigerci fisicamente verso un luogo. Questa scelta, accompagnata da uno stile artistico atipico, ci spinge a interagire con le levette analogiche e un singolo tasto per la selezione dell'interazione. In un momento preciso della demo, ci viene richiesto di scegliere tra due stanze: una camera da letto e uno studio. Con la levetta analogica scegliamo la stanza ed entriamo. A questo punto, se non ci sono encounter particolari, sarà possibile scegliere con quale elemento interagire e successivamente il tutto funzionerà come negli altri esponenti del genere: dall'inserimento di una cassaforte a un veloce quick time event, la scelta e il destino del personaggio che stiamo “controllando” dipenderà tutto da noi. Questo si aggiunge ovviamente alle scelte chiave e determinati per l'avventura, evidenziate come i bivi. Il gioco ci avvisa quando sarà il momento di prendere una scelta fondamentale per la trama. Questi bivi non solo influenzano il gameplay, ma spesso aprono le porte a nuovi espedienti narrativi. Scegliere di stare con una persona rispetto ad un'altra potrebbe farci scoprire qualcosa in più sui personaggi e arricchire così la nostra esperienza di gioco.

Per realizzare una simile avventura non occorrono grandi mezzi. La differenza è nello stile di scrittura e nell'abilità di raccontare ottime storie. Se As Dusk Falls propone un gameplay che sembra cucito su misura per un drama interattivo, anche la scrittura non è da meno. Gli autori e gli sceneggiatori hanno lavorato per raccontare una storia credibile, anche dura e il game design ha fatto il resto. Si avverte sempre e costantemente l'idea che una scelta possa portare a un vero e proprio esito negativo e quindi a una morte improvvisa. Riuscire a insinuare il senso di urgenza e di una decisione presa a sangue freddo non è facilissimo in un videogioco di questo tipo e il merito va appunto alla narrazione e alla trama, oltre che i dialoghi. Per tutto il tempo della demo abbiamo avuto un costante senso d'ansia positivo e siamo stati genuinamente spinti verso la decisione più logica da prendere. Questo però non ci impedirà di rigiocare le scene e i momenti, per provare a sperimentare con decisioni diverse. Alla fine di ogni atto, infatti, As Dusk Falls ci propone un diagramma di flusso, basato sulle scelte prese in precedenza. Sarà possibile ricominciare da capo oppure selezionare una scena specifica e prendere decisioni diametralmente opposte, anche solo per il gusto di scoprire come andrà a finire.

I 45 minuti passati in compagnia di As Dusk Life ci hanno sicuramente convinti. Nonostante ciò alcuni aspetto del gioco, come per esempio il multiplayer e il peso effettivo delle scelte anche sul finale sono aspetti che andranno analizzati solamente una volta che avremo messo le mani su una build definitiva del gioco. Per il momento il primo incontro con il gioco è sicuramente positivo. La speranza è che ciò che abbiamo visto riesca a reggersi anche per le ore necessarie alla conclusione di questa avventura.