Come scoperto da Eurogamer, il finale della serie di Assassin's Creed doveva essere molto diverso. I colleghi britannici sono entrati in possesso di un documenti creato da uno studente di nome Lars de Wildt, che include una serie di interviste avvenute nel 2019, probabilmente per un progetto scolastico, che svelano i piani originali della serie previsti dai suoi creatori, tra cui Patrice Desilets e ALex Hutchinson, che hanno lasciato Ubisoft oramai da tempo per intraprendere strade diverse.
Stando a quanto riportato nel documento, i piani dei creatori di Assassin's Creed prevedevano un finale decisamente folle per la serie. In origine il terzo capitolo avrebbe dovuto essere quello conclusivo, con Desmon Miles impegnato a sconfiggere l'Abstergo, utilizzando una serie di conoscenze e abilità di tutti i suoi antenati, inclusi Altair e Ezio Auditore. Una volta ciò, però, il protagonista sarebbe emigrato verso una destinazione impossibile: lo spazio.
Questo colpo di scena era stato inserito per via dell'anno di ambientazione del terzo capitolo di Assassin's Creed. I creatori avevano infatti deciso di ambientarlo nel 2012, anno in cui sarebbe dovuto terminare il mondo secondo il calendario Maya. Le ultime scene avrebbero raccontato la fine del mondo e visto Desmond e Lucy (chiamata così riferendosi al famoso scheletro australopiteco) imbarcarsi in una assurda navicella spaziale per volare via dalla Terra e fondare una nuova civiltà, citando così il mito biblico di Adamo ed Eva.
Ovviamente questi piani esistevano nel momento in cui Assassin's Creed venne concepito come una trilogia e non hanno mai visto la luce. La storia di Desmond si è effettivamente conclusa alla fine del terzo capitolo, ma da qui in avanti la serie ha preso una direzione completamente diversa, che hanno portato ad un cambio di direzione che hanno permesso al brand di sopravvivere e imporsi come uno dei più importanti sul mercato.
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