Assassin's Creed Odyssey, recensione del terzo DLC Stirpe

La recensione di Stirpe, il terzo DLC del primo arco narrativo di Assassin's Creed Odyssey che conclude le vicende della trama principale.

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a cura di Yuri Polverino

Con Stirpe terminano ufficialmente i tre DLC dedicati al primo, grande arco narrativo di Assassin's Creed Odyssey incluso nel season pass. Collegato in modo diretto alla campagna principale, l'Eredità della Prima Lama -questo il titolo dell'espansione- riprende alcune dinamiche della main quest per esplorarle maggiormente e, soprattutto, portare a compimento alcuni punti lasciati in sospeso. In buona sostanza, questo contenuto a pagamento è una sorta di ponte che, oltre a offrire spunti per il prossimi capitolo, arricchisce la trama di Odyssey e la completa in tutto e per tutto.

Se i primi due episodi hanno appunto introdotto nuovi personaggi e tematiche, Stirpe cambia marcia proponendo un racconto più avvincente, ritmato e con un finale degno di nota. Non solo luci però: il DLC porta con sé anche qualche ombra, che rimangono comunque in linea con quanto visto precedentemente. Ecco la nostra recensione.

Un'eredità pesante

Il pretesto sul quale si basa tutta la storia de L'Eredità della Prima Lama è la nascita di Elpidio, frutto dell'amore del nostro protagonista e il figlio/a di Darius, l'Assassino persiano giunto in Grecia per debellare l'Ordine degli Antichi. Come facilmente intuibile sin dall'introduzione del neonato, sarà proprio lui a rappresentare il collegamento fra quanto visto in Odyssey e Origins, con risvolti piuttosto telefonati ma che sapranno comunque proporre un certo carico di emotività e sorpresa.

Per arrivare a queste conclusioni, però, Stirpe ci guida all'interno di qualche missione principale strutturate in modo classico: dopo aver individuato l'obbiettivo da eliminare, sarà necessario compiere qualche step prima di arrivare al confronto finale. Come detto in apertura, il ritmo è più sostenuto rispetto al secondo episodio, Eredità Oscura, che risultava un po' fiacco e mal diluito. Al contrario, Stirpe si avvicina in modo netto a Preda, il primo DLC, anch'esso abbastanza accattivante soprattutto dal punto di vista di alcune sequenze particolarmente riuscite.

A deludere però è la sostanza di queste espansioni, che non aggiungono veramente nulla al gameplay classico del titolo, e non provano neanche ad innovare qualcosa per quanto riguarda la struttura delle quest. Certo, non mancano le classiche attività collaterali, ma i completisti che hanno già speso molte ore in Odyssey potrebbero non trovare delle vere motivazioni per terminare al 100% anche queste espansioni.

Nonostante l'operazione de l'Eredità della Prima Lama risulti nel complesso riuscita, il feeling generale è quello di un'occasione forse sprecata. Ci spieghiamo meglio: con un po' di coraggio in più, questi DLC potevano veramente rappresentare un valore in più per il titolo. La formula di copia/incolla del gameplay rende invece tutto abbastanza piatto e poco stimolante, aiutato comunque da una storia che riesce a condurci fino alla fine al netto però di un po' di noia che alla lunga potrebbe stancare.

Consigliamo dunque l'acquisto di quest'espansione agli appassionati del titolo e della saga, ma soprattutto a chi ha amato la narrativa di Odyssey. Gli utenti che invece aspettavano i DLC speranzosi di vedere un'evoluzione nella formula ludica della produzione, rimarranno delusi. Certo, il grande merito di Stirpe e di tutto l'arco narrativo nel quale è incluso è quello di incuriosire molto per il futuro del franchise, senza dimenticare che, ad ogni modo, l'epilogo della storia di Kassandra/Alexios è comunque riuscito, seppur abbastanza telefonato.