Assassin's Creed Origins, l'antipirateria tartassa la CPU

C'è un'autentica guerra tra i sistemi di protezione e i pirati che vogliono giocare gratuitamente ad Assassin's Creed Origins. A rimetterci sono le nostre CPU.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Assassin's Creed Origins è arrivato nei negozi solo pochi giorni fa, munito del famigerato sistema anti-pirateria di Denuvo. Stavolta pare che la protezione adottata da Ubisoft stia dando del filo da torcere ai pirati informatici, comportando però un aumento del carico delle nostre CPU.

Nei forum di NeoGaf e di Steam gli utenti stanno lamentando un insolito incremento del carico della CPU con l'avvio di Assassin's Creed Origins, con picchi che raggiungono il 60-90% nel caso si usi un Core i7, o ancora peggio un carico del 100% lamentato da un utente con un Core i5.

assassin's creed origin pyramid

Non fa testo la scheda video presente nel sistema, la CPU sarà comunque spremuta dall'ultima fatica di Ubisoft, causando anche vistosi cali di frame rate. Ma cosa può essere successo?

Secondo Voksi, membro del team "Revolt", responsabile del cracking di Wolfenstein II: The New Colossus prima della sua pubblicazione, la colpa è da attribuire a VMProtect.

Si tratta di un sistema anti-pirateria supplementare che agisce in concomitanza con Denuvo. VMProtect protegge il codice eseguendolo su una macchina virtuale con un'architettura non standard che rende estremamente difficile analizzare e craccare il software.

assassin's creed origin 1

Un ottimo sistema dal punto di vista dell'editore, che così protegge il proprio titolo nelle prime settimane dal debutto, periodo cruciale per le vendite, ma pessimo per i giocatori PC che hanno acquistato regolarmente il titolo. State sperimentando anche voi questi problemi con Origins?


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