Asso dei cieli, possibilmente in 16:9

Blazing Angels: Squadrons of WWII ci mette alla guida dei velivoli protagonisti dei conflitti aerei della seconda guerra mondiale. Al comando di caccia, bombardieri e soprattutto dello squadrone alleato Blazing Angels si scorrazza da uno scenario all'altro accompagnati da una grafica piacevole e da una buona giocabilità.

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a cura di Roberto Buonanno

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Asso dei cieli, possibilmente in 16:9

Come anticipato Blazing Angels usa un'impostazione arcade, ottima dal punto di vista dei principianti ma limitante per i più esperti. È prevista in fatti la sola visuale dall'esterno, di conseguenza a meno di giocare su uno schermo 16:9 in alta definizione, buona parte dell'area visiva sarà ingombrata dal nostro velivolo.

Le missioni di gioco prevedono di guidare caccia o bombardieri. I primi sono protagonisti di missioni di intercettazione, difesa aerea e ricognitive. Il lavoro dei bombardieri è facile da immaginare. Ogni aereo ha come arma primaria la mitragliatrice, che ha colpi infiniti ed è in grado di piallare tranquillamente qualsiasi avversario, che si trovi a terra o in cielo. Sempre disponibile poi un'arma o un dispositivo secondario, che varia di missione in missione: dai missili aria-aria, aria-terra alle bombe passando per la macchina fotografica per le missioni tattiche.

La levetta di sinistra fa le veci della cloche, con quella di destra si gestiscono motori e rollio.

I più pratici prenderanno confidenza con i sistemi di controllo in due minuti, mentre i principianti avranno sempre la loro buona dose di lamiere contorte prima di comprendere le logiche del pilotaggio aereonatico.

Tramite il D-pad si possono lanciare ai compagni dello squadrone semplici comandi come "attacca" e "difendi", ma soprattutto il taumaturgico "ripara". Attivandolo appare sullo schermo una sequenza di tasti da premere. Eseguendo correttamente la facilissima prova, si torna dallo stadio "si salvi chi può", con motore in fiamme e ali tarpate dai sorci, a un aereo splendido, integro e persino riverniciato. Pensavo che Scotty - the miracle worker - esistesse solo in Star Trek.

In considerazione dei tempi, l'avionica di bordo è limitata, ma avrei gradito almeno una spartana bussola. Non esiste ovviamente radar, quindi orientamento e identificazione di obiettivi e bersagli sono relegate al caro vecchio occhio umano. Coadiuvato da quadratini rossi che identificano i nemici e verdi per gli amici. Inoltre tenendo premuto il grilletto sinistro la telecamera si muove in modo da mostrare il nemico o l'obbiettivo più vicino, in maniera molto arcade ma funzionale.

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