Prima dei controller con la vibrazione c'è stato un predecessore illustre che ha provato a sperimentare con questa tecnologia: l'Aura Interactor. Pubblicizzato come un passo avanti nel mondo della realtà virtuale, è stato concepito per migliorare l'esperienza dei giocatori.
Si tratta sostanzialmente di un subwoofer da indossare e da collegare al Super Nintendo o al Sega Megadrive. Una volta regolato ben saldo sulla schiena si può decidere se aumentare l'intensità del volume e se filtrare i rumori di fondo con due manopole. Un'idea brillante sulla carta, ma la scomodità avvertita durante le sessioni di gioco, la scarsa qualità del subwoofer e un prezzo di 160 dollari (un'enormità per un prodotto di una ventina d'anni fa) ne hanno decretato il fallimento.