Balan Wonderworld | Anteprima

Abbiamo speso un pò di tempo con una versione di prova di Balan Wonderworld, la nuova produzione dei creatori di Dreams, in uscita questa primavera.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Fin da quando fu annunciato lo scorso 23 Luglio, la curiosità verso Balan Wonderworld non accennò a diminuire. Vuoi per la, apparente, peculiarità del titolo, vuoi perché è realizzato da Yuji Naka e Naoto Ohshima (famosi per Nights Into Dreams e alcuni fra i titoli di Sonic più celebri), le nostre aspettative verso questa nuova produzione di Square Enix, vertevano sulla speranza di trovarci di fronte a qualcosa di “diverso”, che riuscisse a rievocare la magia di quei titoli figli di un’epoca videoludica differente. Dopo aver provato una demo, piuttosto breve, di Balan Wonderworld, tutte quelle aspettative si sono, però, ridimensionate sensibilmente, complice anche una versione di prova che non ci è sembrata in grado di far emergere al meglio le caratteristiche di questo, visionario, titolo. 

Pur essendo a conoscenza del fatto che Balan Wonderworld sarà un progetto multimediale che comprenderà, oltre al gioco, anche una Graphic Novel che si premunirà di narrare meglio la storia di Leo, Emma e del Maestro Balan, la cinematica iniziale della demo non da molti indizi sulla trama del titolo, limitandosi a mostrarci i due ragazzini intenti nel seguire Balan in un mondo fatato, colorato e ricco di musica. Dopo questa enigmatica introduzione, la versione di prova di Balan Wonderworld, ci offre la possibilità di scegliere con quale dei due protagonisti giocare e di scegliere una delle otto varianti cromatiche a disposizione. Una volta compiuta la nostra scelta ci ritroveremo in quella che sembra la mappa sulla quale potremmo spostarci, nella versione definitiva, fra i vari livelli disponibili.

Difficile parlare approfonditamente di quest’area considerando che la demo di Balan Wonderworld, ci permette solamente di selezionare i vari livelli di prova e di depositare, dentro delle aiuole, le “gocce”, delle gemme colorate che troveremo all’interno dei livelli di gioco e che ci permetteranno di nutrire i Tim. Quest’ultimi sono dei pulcini che ci seguiranno nel corso dell’avventura, per aiutarci a recuperare gli oggetti o attaccare i nemici che incontreremo durante le nostre scorribande. Abbiamo notato, inoltre, alcuni obiettivi secondari, legati proprio ai Tim, che siamo curiosi di comprendere come si svilupperanno nella versione definitiva di Balan Wonderworld.

Per quanto riguarda i livelli a disposizione nella demo, ci hanno lasciato parecchio confusi in merito a cosa voglia essere, in realtà, Balan Wonderworld. I motivi sono tutti da ritrovarsi nella miscela fra un gameplay, almeno per il momento, eccessivamente basilare, unito a un level design ispirato artisticamente ma eccessivamente basico nelle architetture mostrate. Ognuno dei livelli presenti, infatti, si presenta come una piccola area esplorabile dove verremmo chiamati a trovare l’uscita dopo aver sbloccato alcuni interruttori, aver raccolto determinati oggetti o aver sconfitto un determinato avversario. Le soluzioni per arrivare alla fine sono diverse e ruotano tutte attorno ai vari costumi che potremmo trovare all’interno dei livelli stessi. 

Questi costumi, infatti, forniranno al nostro personaggio di acquisire delle abilità specifiche che gli permetteranno, per esempio, di restare sospeso in aria più a lungo, sputare fiamme con le quali distruggere gli ostacoli, turbinare in aria per rompere blocchi sospesi e così via. Nella demo di Balan Wonderworld ne abbiamo potuti provare una decina ma già sappiamo che, nella versione definitiva del gioco, saranno, all’incirca, ottanta. Il concetto alla base dei costumi è molto interessante, in quanto permette di affrontare i vari livelli con approcci diversi, ma la sua resa, allo stato attuale, è molto basica e poco soddisfacente. Il control system, difatti, si basa tutto sulla pressione di, massimo, due pulsanti il che si risolve tutto con il nostro protagonista che oltre a spostarsi nei livelli potrà compiere una sola azione che, nella maggior parte dei casi, sarà un comunissimo salto con le, ovvie, varianti offerte dai costumi.

Il gameplay di Balan Wonderworld, quindi, si risolve tutto nel semplice girare all’interno dei livelli, collezionare costumi per modificare l’azione base del protagonista e dedicarsi alla ricerca, e conseguente raccolta, dei vari collezionabili presenti in ogni area. I combattimenti, almeno per quanto riguarda la demo, sono pochi e si svolgono tutti con la, canonica, tecnica del “salto in testa”. Anche la boss fight che abbiamo potuto provare si consuma nella stessa maniera mostrando, inoltre, una creatura dai pattern confusi e poco interessanti, che risulta vulnerabile sia agli attacchi diretti, che alle offensive basate sugli oggetti presenti nell’arena, riducendo di molto il fattore “strategia”.

In aggiunta a questa manciata di livelli troviamo un mini-gioco, con protagonista Balan, basato sul ritmo e sulla precisione nel premere un dato pulsante. Niente di realmente impressionante considerando che tutto si svolge semplicemente premendo X nell’esatto momento in cui le varie sagome di Balan si allineeranno. Al momento non ci vogliamo esprimere maggiormente in merito, poiché ci siamo trovati di fronte a poco più che un “tutorial”, ma, allo stato attuale, si è rivelato un intermezzo poco divertente e per nulla stimolante.

Se le meccaniche di gioco presentate dalla demo di Balan Wonderworld ci hanno lasciato, particolarmente, tiepidi, il comparto tecnico ci ha lasciato spiazzati per l’eccessiva natura cross-gen mostrata in questa versione di prova. Per quanto comprendiamo che sia un titolo che sarà disponibile sulla, quasi, totalità delle piattaforme in commercio, vedere un pop-up così accentuato su PlayStation 5, specialmente in aree davvero spoglie come la mappa di gioco, non ci ha lasciati speranzosi sul risultato finale. Artisticamente, invece, Balan Wonderworld si presenta molto colorato e con uno stile ben preciso. I livelli sono pieni di personaggi che si muovono a tempo di musica, così come il ritmo è scandito costantemente da degli effetti aerei, che terranno costantemente il tempo in maniera visivamente efficace e peculiare.

Al termine dei trenta minuti, abbondanti, richiesti per completare la demo, che ricordiamo sarà disponibile al pubblico da Giovedì 28 Gennaio a mezzanotte, non sappiamo davvero cosa aspettarci dalla prossima produzione di Square Enix. Lo stile artistico è sicuramente accattivante, e riporta alla mente quel Dreams tanto amato dai giocatori di vecchia data, ma nel complesso, quanto mostrato in questa demo, risulta eccessivamente superficiale e basilare nelle meccaniche. Ovviamente speriamo in una struttura ludica che sappia esprimersi a dovere una volta che metteremo le mani sulla versione finale ma al momento, Balan Wonderworld, ci ha lasciato con più dubbi che certezze.

Se siete incuriositi da Baln Wonderworld, potete prenotarlo qui.