Battlefield 2042: Hazard Zone | Anteprima

La modalità Hazard Zone di Battlefield 2042 si prospetta molto diversa da All-Out Warfare, ma altrettanto divertente da giocare.

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a cura di Lorenzo Ardeni

Electronic Arts e DICE credono davvero tanto, moltissimo, in Battlefield 2042 e nel franchise più in generale. Il tonfo dei precedenti capitoli ha frenato la produzione di nuovi giochi nella serie, motivo per cui è più che lecito avere grandi aspettative per l’atteso Battlefield 2042. La open beta, di cui vi abbiamo parlato pochi giorni fa, aveva evidenziato la direzione verso cui si stava dirigendo l’opera, che abbiamo definito “promettente ma rischiosa”. Tuttavia, avevamo potuto provare soltanto la modalità All-Out Warfare, con altre due ancora inaccessibili.

A breve distanza dalla fine del periodo di open beta, EA e DICE presentano l’inedita modalità Hazard Zone, le cui premesse sono molto chiare e altrettanto interessanti: sarà molto differente da All-Out Warfare. Inoltre, vengono gettate delle basi per un comparto narrativo che andrà poi a contestualizzare gli avvenimenti di questa modalità. Andremo quindi a scoprire, attraverso il puro gameplay, il mondo distopico in cui ha luogo l’opera.

Hazard Zone ci racconta come, nel 2040, un blackout di proporzioni globali ha eliminato il 70% dei satelliti, alimentando le tensioni tra Stati Uniti e Russia. Questo comporta la necessità, da parte di entrambe le parti, di utilizzare satelliti in bassa orbita per ottenere informazioni classificate. Una volta ottenuti i dati sensibili, i satelliti vengono poi fatti atterrare sul suono statunitense o russo, cosicché le forze di occupazione possano ottenere le informazioni immagazzinate in dei data drive.

Questa è la contestualizzazione della modalità Hazard Zone di Battlefield 2042, dove squadre da quattro giocatori dovranno localizzare e recuperare i data drive sparsi sul campo di battaglia. Questo, chiaramente, mentre si combatte la squadra nemica che ha lo stesso vostro obiettivo. Presente anche un tempo limite: dovremo ottenere i data drive prima che una tempesta riduca l’intera area in una zona impossibilitata al volo, eventualità che minerebbe il recupero via elicottero.

La strategia è tutto

Il gameplay di Hazard Zone dà una grandissima importanza alla strategia, sia in fase di preparazione, che durante la partita, fino ad arrivare anche alla conclusione. Ogni match avrà luogo in una delle mappe già confermate per All-Out Warfare (Kaleidoscope, Manifest, Orbital, Discarded, Renewal, Hourglass e Breakaway) e avrà server da 32 giocatori, numero che scende a 24 su PlayStation 4 e Xbox One, così come per la modalità che abbiamo provato in open beta. Anche qui, un tornado potrebbe irrompere nell'area in qualsiasi momento, alterando completamente la tattica orchestrata prima di entrare in partita e richiedendo una riorganizzazione immediata del team.

Ogni squadra non potrà utilizzare due volte lo stesso specialista, ma sarà possibile utilizzare le stesse armi o oggetti. Tuttavia, c’è una grande enfasi sulla fase di preparazione prima di entrare sul campo di battaglia: l’organizzazione è essenziale per non essere schiacciati dai team avversari o anche dal tornado, motivo per cui dovremo scegliere con cautela, insieme ai nostri amici, il giusto equipaggiamento da utilizzare. Scegliere correttamente quali specialisti, armi, oggetti e potenziamenti tattici usare è la chiave per sopravvivere.

Scordatevi di correre in giro per la mappa a fare gli eroi, perché non vincerete necessariamente se farete più uccisioni di tutti: l’obiettivo è coordinarsi nel modo corretto con i vostri compagni al fine di uscire dalla zona con quanti più data drive possibili. Per farlo, dovremo sfruttare le due opportunità di estrazione, che avverranno in momenti e zone sempre differenti. Questo significa non solo che soltanto un massimo di due squadre potranno lasciare la Hazard Zone, quindi solo 8 giocatori, ma che vinceranno i team che sono stati più organizzati e meglio equipaggiati.

DICE ed Electronic Arts hanno poi parlato più approfonditamente del metagame, motivando l’ottenimento dei data drive. Quando verremo estratti otterremo punti esperienza e una valuta speciale, da utilizzare nella medesima modalità, in funzione dei risultati ottenuti a fine partita. La Hazard Zone di Battlefield 2042 contiene anche un Dark Market, un Mercato Nero, dove potremo acquistare armi, gadget e potenziamenti tattici utilizzando proprio la valuta ricavata proprio dai data drive.

Lo sviluppatore fa sapere che ci sono ben quindici potenziamenti tattici disponibili al lancio. Quest’ultima specificazione lascia quindi presupporre che in futuro possano giungerne degli altri con degli aggiornamenti, aumentando quindi la varietà del gameplay e le possibilità di organizzazione tattica con i compagni di squadra. Ne avremo ben due gratuiti, disponibili sin da subito, ovvero Starting Armor (che offre è+20 all’armatura) e Negotiated Bounty 1 (che offre +50% di crediti quando sconfiggiamo una forza di occupazione).

Almeno su carta, DICE sembrerebbe esser riuscita a confezionare una modalità multiplayer di tutto rispetto, con elementi estrapolati dagli stereotipi del battle royale ma sapientemente mescolati con il gameplay che contraddistingue la serie di Battlefield 2042. Mentiremmo se vi dicessimo di non essere interessati ad Hazard Zone, soprattutto perché da come si presenta ora, getta le basi per una maggiore diversificazione dell’offerta multiplayer di Battlefield 2042. Inoltre, la contestualizzazione narrativa sembra a dir poco geniale, nonostante il focus maggiore sia sul gameplay e sulla strategia. Non vediamo l’ora di provare Hazard Zone, motivo per cui vi ricordiamo che Battlefield 2042 sarà rilasciato il 19 novembre 2021 su PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One e PC.

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