Bloodborne: aspettando PS5, ecco come sarebbe sulla prima PlayStation

Bloodborne è stato immaginato su PS1, in un demake che lo rende simile a classici come Nightmare Creatures o Blood Omen: Legacy of Kain.

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a cura di Marco Piccirilli

Bloodborne è uno dei videogiochi che hanno segnato in positivo la generazione di PlayStation 4, ed è per questo entrato di diritto nella storia del brand PlayStation. Nel corso dei suoi (quasi) sei anni di vita, l'opera di From Software è stata sviscerata come poche altre, e ne sono stati scoperti praticamente tutti i segreti, grazie soprattutto ai dataminer come Lance McDonald, noto per aver scoperto diverse ambientazioni e boss nascosti fra i meandri del codice del gioco e mai utilizzati. Nonostante sia stato studiato da un po' tutte le angolazioni, il titolo non era mai stato immaginato in un'ipotetica versione PS1: a mostrare come sarebbe sulla prima PlayStation ci ha quindi pensato Lilith Walther, una programmatrice amatoriale, che ha condiviso un video su Twitter.

La realizzazione di cosiddetti "demake" è un fenomeno abbastanza comune per altri blockbuster negli ultimi anni: è avvenuto per esempio nel caso di The Last of Us o Uncharted, e nemmeno Bloodborne, alla fine, ha potuto sottrarsi a un simile procedimento. Il video più recente, in poco meno di un minuto, mostra il cacciatore protagonista del gioco combattere contro un paio di licantropi: riesce ad eliminarne uno con un colpo critico, ma viene ucciso dall'altro, per poi risvegliarsi - a seguito di un loading screen decisamente "classico" - nel Sogno del Cacciatore, ovvero l'hub centrale da cui si dipanano tutte le avventure a Yharnam e dintorni.

Qualche giorno fa, invece, la Walther aveva condiviso altri filmati dedicati all'implementazione della health bar e del sistema di respawn, e persino di meccaniche più avanzate come il rally, evidenziando come la demo da lei sviluppata fosse già effettivamente giocabile. Tutte le sequenze sono accompagnate da effetti sonori sorprendentemente fedeli all'originale, dal momento che Bloodborne aveva un'effettistica non certo all'avanguardia, processabile (con opportune modifiche) anche dall'hardware di PS1. Le rinunce più ovvie, invece, sono state fatte sul fronte visivo, che mostra una conta poligonale molto basilare e d'ispirazione retrò, che rende il titolo di From vagamente somigliante a classici come Nightmare Creatures o Blood Omen: Legacy of Kain.

Un elemento, di tutto il comparto tecnico, ci è sembrato invece migliorativo rispetto all'originale, ed è senza dubbio il frame rate, che su PS4 soffriva di cali e problematiche di frame pacing abbastanza evidenti in molte zone: qui, invece, complice una presentazione visiva molto alleggerita, i risultati sembrano decisamente migliori! Scherzi a parte, in attesa di una possibile versione rimasterizzata di Bloodborne su PS5, chi di voi se la sentirebbe di giocare un ipotetico rifacimento sulla gloriosa prima console di Sony?

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