Bluepoint Games, restauratori del videogioco

Bluepoint Games è sulla bocca di tutti i videogiocatori, anche grazie al remake di Demon's Souls, scopriamo insieme la loro storia.

Avatar di Giuseppe Licciardi

a cura di Giuseppe Licciardi

-

La generazione che sta per tramontare verrà sicuramente ricordata per quella con più titoli rimasterizzati in assoluto. Ormai abbiamo imparato a conoscere il mercato e capito finalmente quali sono le differenze tra una remastered e un remake, o ancora remaster plus. Insomma tanto per capirci, anche i publisher sbagliano nel dare delle definizioni appropriate a questi lavori. Il pubblico invece dibatte sempre più spesso sulla bontà di queste operazioni.

Ce ne è bisogno o no? Avevamo bisogno di una determinata remastered? Avevamo bisogno di quel remake? Ed è qui che si accendono gli animi più infuocati. Nessuno in realtà ha una risposta concreta, o forse non esiste la risposta esatta a queste domande. Il lavoro che viene svolto dalle Software House in fase di ritocco dei titoli più vecchi è sicuramente importante per il mercato. Perché mira a non far dimenticare dei lavori e dei giochi importanti per l’intero media. E negli ultimi tempi si è parlato spesso di come un Remake, possa essere un “nuovo gioco”, in questo caso specifico stiamo parlando di Bluepoint Games e del su12706o lavoro su Demon’s Souls.127127065065

Va bene quindi parlare di “restauratori” all’interno del mercato videoludico? Da sempre l’azienda texana si è contraddistinta per il suo know-how nel riuscire a riportare “in vita” i titoli del passato. Il loro lavoro più magistrale è sicuramente il remake di Shadow of the Colossus, che ormai viene considerato uno dei più belli nella sua categoria. Riportare alla luce un videogioco non è semplice e soprattutto è un’operazione che va studiata a fondo prima di essere messa in atto, in modo ancora più dettagliato se a farlo non è il team da cui è nato.

Dove tutto è cominciato

I primi lavori di Bluepoint Games sono partiti intorno all'epoca PS3. Il loro titolo di debutto fu Blast Factor. Sicuramente pochi di voi ricorderanno il titolo in questione, ma lo "shotter" fu uno dei primi giochi scaricabili che si potevano trovare all'interno del Playstation Store della console di Sony. Blast Factor sicuramente non è all’altezza degli ultimi lavori del team texano, ma già utilizzava in ampia parte tutte le nuove chicche dell’hardware di PS3. Tra di esse troviamo il sixaxis e il giroscopio. Ovviamente non è stato uno dei titoli che li ha fatti debuttare come una delle software house migliori al mondo, ma come si dice spesso in questi casi, da qualcosa bisogna pur partire.

Quello che hanno fatto dopo è stato sicuramente molto più interessante ed è stato forse il loro battesimo verso il percorso poi intrapreso nel corso degli anni. Dalla stessa Sony infatti arriva la richiesta di mettere le mani su una delle saghe più importanti di PlayStation, quella di God of War. In questo caso il lavoro svolto dai ragazzi di Bluepoint Games era quello di fare una remastered dei primi due capitoli dell’epopea di Kratos. Il tutto fu raccolto all’interno di una collection che uscì in Europa nel 2010. Inutile dire che il lavoro svolto riuscì ad essere davvero encomiabile e poter rigiocare nei panni di Kratos fu davvero una manna dal cielo per tantissimi giocatori.

L’epoca dei titoli rimasterizzati in realtà era appena cominciata e ancora non si capiva dove si potesse arrivare con la qualità del lavoro, soprattutto impegnandosi per rendere i titoli del passato ancora più belli grazie ad opere di restauro che andassero oltre l’aumento della risoluzione e dell'aggiunta di qualche texture. Si può dire in effetti che nella loro prima parte di vita, i ragazzi di Bluepoint si concentrarono principalmente su edizioni rimasterizzate e soprattutto collection di vecchi titoli, sempre PlayStation. Di fatti nel 2011 arrivò sul mercato la “Ico & Shadow of the Colossus HD Remastered”. I due capolavori di Fumito Ueda finalmente potevano brillare di nuovo in una luce completamente diversa. Anche in questo caso, il lavoro ebbe un discreto successo, facendo riscoprire a tanti videogiocatori l’anima dietro ai giochi del maestro Ueda che in tanti avevano perso durante la generazione Ps2.

Bluepoint Games diventa maggiorenne

La vera svolta della Software House Texana ci piacerebbe farla coincidere un po' prima dell'arrivo del remake che tutti conosciamo, ovvero quello di Shadow of The Colossuss. Qualche anno prima infatti, i ragazzi di Bluepoint lavorarono ad una collection di uno dei franchise più popolari nati su PS3 ad opera di Naughty Dog, Uncharted: The Nathan Drake Collection rappresenta soltanto l'inizio del loro percorso di crescita esponenziale, portato poi a compimento con il titolo di Ueda. All'interno della Nathan Drake Collection troviamo infatti i primi tre capitoli della serie, e ora come ora è il miglior modo per saggiare la saga di Nathan e amici nel modo migliore. Il lavoro svolto su quella collection è più certosino, e non comprende soltanto l'aumento della risoluzione, ma va ad abbracciare anche texture e in alcuni casi illuminazione. Da qui si nota quanto il team sia appassionato anche ai titoli su cui mette le mani.

Il momento di svolta arrivò sicuramente durante l'E3 del 2017. Durante la conferenza Playstation, un trailer partì improvvisamente sorprendendo tutti, il primo fotogramma per i fan più appassionati riuscì a svelare già tutto: quel ponte, quella torre e quelle foglie. Bastava solo quello per capire che si stava manifestando, dinanzi a noi, uno dei capolavori dell'epoca PS2. In tanti, ormai, conoscevano Shadow of the Colossus, anche grazie all'edizione rimasterizzata di cui abbiamo parlato in precedenza, ma la risonanza che ebbe questo trailer durante quell'anno fu qualcosa di spaventoso.

Il tutto sembrava più vivo, più reale e senza alcuna ombra di dubbio sinceramente vicino all'opera originale. I colossi erano più reali che mai, la loro titanicità echeggiava all'interno della sala e negli occhi di tutti i presenti. Ci risulta ancora incredibile il lavoro svolto da Bluepoint su questo titolo, e solo ora vedendo i frame e i primi gameplay di Demon's Souls, possiamo ben capire perché Sony vorrebbe tenersi stretta la software house texana.

Il futuro della Software House

Bluepoint Games rappresenta molto di più un'azienda che "rifà" giochi, non è semplice descrivere il lavoro che c'è dietro ad un'impresa di questo tipo. Nelle molte interviste rilasciate nel corso degli anni è sempre presente il lato umano che c'è dietro alla mera "programmazione". Ecco perché secondo noi si potrebbe parlare di veri restauratori del videogioco. Molte volte infatti ci si ferma a parlare di come il videogioco possa essere definito "Arte". Di certo è un discorso lungo e se ne potrebbe parlare davvero per ore e ore. Ma è anche vero che il nostro media preferito risulta strettamente legato alle tecnologie dei suoi tempi. Con il passare degli anni è sempre più bello riscoprire i capolavori del passato, dando semplicemente una svecchiata e facendo esprimere al massimo le potenzialità di un determinato prodotto, e Demon's Souls in questo ne è proprio l'esempio.

Ovviamente per ora le domande che ci potremmo porre sono tantissime. Qual è, a questo punto il prossimo lavoro, di Bluepoint Games? Possiamo aspettarci nuovi lavori da indipendenti, magari in casa Xbox, oppure Sony vorà entrare a gamba tesa, cercando di mettere anche la software house texana nell'ampio ventaglio di studi first party? Queste sono soltanto ipotesi, l'unica cosa che sappiamo da una recente intervista rilasciata da Marco Thrush ai microfoni di Segmentnext, la voglia di proseguire il cammino con Sony e Playstation, sembra essere davvero tanta.

Il team si trova benissimo a lavorare spalla a spalla con l'azienda giapponese. A questo punto non possiamo che attendere e capire se davvero Bluepoint Games cercherà mai di farsi strada da sola, magari sviluppando un progetto inedito, come vorrebbero in tanti, oppure se prenderanno la strada di veri e propri restauratori del videogioco. La cosa certa rimane comunque la loro bravura, e qualunque cosa faranno in futuro, se dietro ci sarà sempre questo amore verso il media videoludico, non potremo stare che sereni.

Vi consigliamo caldamente di recuperare Shadow of the Colossus, uno dei capolavori di Bluepoint Games. Inoltre è già possibile acquistare Demon's Souls per PS5.