Blur, non un semplice gioco di corse automobilistiche

Recensione - Test di Blur, il gioco di corse automobilistiche che inserisce nuovi elementi di gameplay.

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a cura di Tom's Hardware

Mario Kart in chiave reale

Genere: Corse/Arcade

Sviluppatore: Bizarre Creations

Distributore: Activision Blizzard

Voto: 8 / 10

Blur ha tutti gli elementi necessari a un gioco di corse automobilistiche. Lo scopo è quello più classico, cioè finire la corsa prima degli altri. Differentemente da altri titoli, non è però l'abilità di guida l'unico fattore che inciderà sul risultato finale. Blur inserisce nelle gare altri elementi, che lo avvicinano molto come idea a Mario Kart, grafica cartoon e semplicità di gioco a parte.

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In Blur ci sono una cinquantina di auto con licenza ufficiale, divise in quattro categorie (dalla D alla A). Audi TTS Coupè, Renault Megane Trophy, Ford GT 40, automobili 4x4 e anche furgoni, insomma, la scelta è ampia. Per ciascuna delle vetture sono disponibili quattro caratteristiche: accelerazione, velocità, resistenza e aderenza. Questi parametri non sono solo di facciata, ma influiscono attivamente sulla guida delle vetture, che si differenziano molto tra loro richiedendo quindi stili di guida differenti.

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Il gameplay si posiziona a metà tra un titolo come Burnout, da cui eredita la spettacolarità, e Forza per le dinamiche di guida (senza però avvicinarsi alla simulazione di quest'ultimo). Una volta che si padroneggia la guida, non necessariamente riuscirete a vincere la gara. Un po' alla Mario Kart, sui tracciati sono sparsi dei bonus: missili a ricerca, nitro, mine, fulmine, scudo, riparazione, che se usati bene possono ribaltare l'esito di una gara.