Burnout 3: Takedown

Ecco 3 giochi per Xbox che nessuno dovrebbe perdersi. L'anno sta per finire, e già cominciamo a essere sommersi dai nuovi lanci natalizi. Vale la pena soffermarsi su schianti ad alta velocità,. elfi oscuri e l'oscura mente di Peter Molyneux.

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a cura di Tom's Hardware

Burnout 3: Takedown

Zoom, Zoom, Zoom!

Tutti i giochi di guida si dividono in due categorie: i cloni di Mario Cart e quelli che vorrebbero evocare Gran Tourismo. Nessuna delle due ha mai affascinato chi scrive. I cloni di Mario Cart non hanno mai raggiunto l'originale, mentre gli imitatori di GT, come anche l'originale, sembrano più che altro diretti a patiti collezionisti di pezzi di ricambio. Ci riferiamo alla centralità data alla personalizzazione del mezzo, tutta diretta alla scelta delle gomme adatte a sentire nell'abitacolo una sensazione da acceleratore di gravità.

Burnout 3: Takedown è diverso. Vi fa sentire come se foste al centro di un'affollata autostrada, per qualche ragione costruita sulla luna boscosa di Endor, alla guida di uno speeder. Il tutto mentre Sandra Bullock vi avvisa del fatto che non si può scendere sotto le duecento miglia orarie, perché lo stabilizzatore frontale è stato manomesso.

E allora che fare?

Il primo Burnout, pubblicato nel 2002, è tutt'ora uno dei migliori titoli per XBox. Il secondo titolo porta a livelli stellari la spettacolarità del primo, negli scontri in particolare. Gli sviluppatori di Criterion Games avevano addirittura aggiunto dei contenuti speciali per la versione XBox. Grazie a queste aggiunte e alla sorprendente longevità, Burnout arrivò a meritare decine e decine di ore di gioco.