Stalingrado

Quale superlativo potrebbe adattarsi a Call of Duty? É semplicemente il miglior titolo del suo genere mai prodotto. I controlli si imparano in pochi momenti, grafica e suono sono i migliori mai viste, i diversi livelli di difficoltà sono ben equilibrati e l'assortimento di personaggi (un paramilitare statunitense, un incursore inglese e un ufficiale russo) offre un vario campo di modus operandi e un'ampissima scelta nel tipo di armamento.

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a cura di Tom's Hardware

Stalingrado

Con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che la parte più sostanziosa di Call of Duty è concentrata nella campagna russa. E aggiungiamo pure che si tratta della parte più entusiasmante: è talmente adrenalinica che, nel migliore dei casi, arriverete in fondo con le mani sudate e i nervi a pezzi, semplicemente felici di un po’ di riposo prima della missione seguente. L’inizio è di quelli che tolgono il fiato: vi trovate piazzati su un mezzo da sbarco, di fronte ad un Stalingrado assediata, con una sola arma e due soldati (in migliaia ne erano sprovvisti del tutto), e un commissario governativo che spara a chiunque parli di resa. Bisognerà meritarsi la sopravvivenza.

Passata la padella, arriva la brace: un terrificante confronto corpo a corpo tra fabbriche e fognature, e poi dentro un casa occupata da un’abbondante quantità di soldati tedeschi. La ciliegina sulla torta si gusta quando si riesce a prendere il controllo di un carro T34. Il sistema di manovra è davvero ben fatto, e dopo pochi istanti la guida diventa veloce e intuitiva, grazie ad una completa somiglianza dei controlli con quelli standard. Un gioco dentro il gioco, un autentico colpo di genio.