Campagna

Abbiamo provato Aliens: Colonial Marines, il nuovo FPS di Gearbox collegato alla famosa saga cinematografica. Ecco le nostre prime impressioni su campagna single player e multiplayer!

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a cura di Roberto Buonanno

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La campagna si può giocare da soli o in coop con fino a un totale quattro giocatori: una garanzia di longevità. Gearbox capitalizza l'esperienza di Borderlands, e chi ha provato i due titoli in cell shading sa quanto sia diversa l'esperienza in solo o in gruppo.

Inoltre, lo sviluppatore ha inserito un semplice sistema di sviluppo del personaggio. Completando missioni e uccidendo nemici si guadagnano punti esperienza, che si spendono per migliorare le abilità o le armi. È un altro elemento che può spingere a rigiocare la campagna per provare diverse strade di carriera, inoltre queste migliorie si trasportano anche nelle varie modalità multiplayer.

I nemici principali sono ovviamente gli alieni, i cosiddetti xenomorfi. Ho avuto la possibilità di completare una missione della campagna singolo giocatore e ho potuto affrontare molti alieni del tipo strisciante e subdolo. Insomma, quelli che "ESCONO dalle fottute pareti".

L'incontro avviene, in pieno stile Alien, dopo minuti di esplorazione ricchi d'ansia e pathos. Si continua ad attivare il sensore di movimento per stare tranquilli; spesso si dovrà usare la torcia per vederci chiaro e quindi impugnare solo le armi più piccole.

Gli alieni, com'è loro uso e costume, zampettano con allegria su pareti e soffitti, quindi, sensore o no, al buio o con la luce, hai sempre paura di trovarti una boccuccia acida davanti agli occhi da un momento all'altro.

Ce ne sono di diversi tipi: da quelli berserk, che caricano alla cieca, a quelli più furbetti e silenziosi, che provano sempre ad aggirarti e beccarti di sorpresa. Alcuni ti afferrano e devi premere in continuazione il tasto azione o quella dell'attacco in mischia per liberarti.

Il gioco, grazie anche a un buon comparto audio, rende giustizia alla suspense della saga. Alterna fasi di quiete ansiosa e frustrante, continui giri per corridoi per trovare oggetti e aprire porte, a situazioni di stress improvviso.

Gli alieni arrivano sempre a sorpresa e, anche quando il sensore ti dice che li hai vicino, non sai mai se ti spunteranno tra i piedi o sopra l'elmetto. Oltre al classico fucile mitragliatore, tra le armi spicca la smart gun, un mega cannone con mira automatica con il quale è impossibile mancare il colpo. Probabilmente si troverà nelle fasi di scontro più frenetico, per poi abbandonarla al termine delle munizioni.