Capcom Arcade Stadium – Recensione

Torniamo in sala giochi con Capcom Arcade Stadium, l'ultima collection di classici storici Capcom.

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a cura di Marco Patrizi

Editor

Entri in una sala giochi. Le orecchie si riempiono istantaneamente di un groviglio di suoni elettrizzanti. Cambi buona parte della tua paghetta in gettoni. Non sei a casa a studiare geografia. Hai già preso la decisione sconsiderata di lasciare fuori da quel posto le tue preoccupazioni per almeno un paio di ore. Sei felice.

Questo flashback è la prima cosa che mi è venuta in mente quando mi si è parata davanti la schermata di selezione titoli di Capcom Arcade Stadium. Un titolo con il quale l'azienda di Osaka vuole accompagnarci in un tuffo nel passato, portando l'atmosfera delle compiante sale giochi nelle nostre case, seppur con tutti gli ovvi limiti.

In passato già diverse software house storiche – come SNK, Namco, Konami, SEGA, Atari - si sono prodigate a creare varie compilation dei propri classici intramontabili, e ovviamente anche Capcom è sempre stata in prima fila in questo senso con le sue varie Generations, Classics Collection e il più recente Beat 'Em Up Bundle. Considerando la rinomata diffusione dei suoi cabinati negli anni '80 e '90, con questa nuova raccolta nostalgica Capcom non vuole solamente consegnare ai giocatori "diversamente giovani" un amarcord di quelle sale giochi, ma – come quello "Stadium" nel titolo suggerisce – farci riscoprire il loro lato più competitivo con diverse sfide e nuove possibilità.

Insert coin

Iniziamo col dirvi rapidamente in cosa consiste questa collection. Scaricare il software base di Capcom Arcade Stadium è gratuito per chiunque e include lo shooter a scorrimento verticale "1943". Senza essere costretti a scaricare l'intera collection, i giocatori possono aggiungere a piacimento tre pacchetti da 10 giochi dal costo di 14,99 € ciascuno, o scegliere di acquistarli in blocco a 39,99 €. Questi sono i titoli di ciascun pacchetto:

L'alba degli Arcade ('84-'88): Vulgus, Pirate Ship Higemaru, 1942, Commando, Section Z, Tatakai no Banka, Legendary Wings, Bionic, Commando, Forgotten Worlds, Ghouls 'n Ghosts.

La rivoluzione degli Arcade ('89-'92): Strider, Dynasty Wars, Final Fight, 1941: Counter Attack, Senjo no Okami II, Mega Twins, Carrier Air Wing, Street Fighter II: The World Warrior, Captain Commando, Varth: Operation Thunderstorm.

L'evoluzione degli Arcade ('92-'01): Warriors of Fate, Street Fighter II: Hyper Fighting, Super Street Fighter II Turbo, Powered Gear: Strategic Variant Armor Equipment, Cyberbots: Fullmetal Madness, 19XX: The War Against Destiny, Battle Circuit, Giga Wing, 1944 The Loop Master, Progear.

Aggiungendo Ghosts 'n Goblins, venduto separatamente, si arriva a 32 titoli. Molte assenze importanti sono dovute a motivi di copyright, ad esempio i Dungeons & Dragons, Marvel Vs Capcom, The Punisher, Cadillacs and Dinosaurs, Alien Vs Predator ecc. A parte questi, spiace notare la mancanza di diversi altri giochi che avrebbero fatto un figurone in questa raccolta, come Darkstalkers, The King of Dragons, Super Puzzle Fighter II Turbo, Red Earth... Questo a fronte di ben tre versioni di Street Fighter II, che abbiamo trovato francamente pletoriche, e al fatto che in questa selezione ci sono ben cinque titoli dei sette già presenti in Capcom Beat 'Em Up Bundle. Il che non avrebbe costituito un problema se ci fosse stata la possibilità di acquistare i giochi singolarmente, anche se la formula a pacchetti è comunque un passo avanti rispetto al passato.

In generale c'è da dire che la qualità e la varietà dei titoli presenti è sicuramente apprezzabile, così come l'inclusione di perle meno conosciute come Cyberbots: Full Metal Madness e Powered Gear (Armored Warriors). L'effettiva presa dei giochi dipenderà ovviamente dai gusti di ciascun giocatore. Personalmente, ad esempio, la mia abilità con i bullet hell è paragonabile a quella di un piccione in autostrada, ma trovo Ghosts 'n Goblins un'autentica droga: non importa quanto ti fa male, ci tornerai sempre.

"Ai miei tempi!"

La caratteristica portante di Capcom Arcade Stadium è la sua presentazione grafica, che intende emulare una vera sala giochi. I titoli della raccolta sono organizzati in cabinati 3D tra cui scegliere tramite menu, e per iniziare una partita è stato mantenuto il gesto dell'inserire il gettone; un orpello puramente formale, ma d'atmosfera. Una volta selezionato il gioco è persino possibile giocarci mantenendo una visuale "esterna" allo schermo, ovvero guardando effettivamente il cabinato virtuale con lo schermo inclinato che riproduce il gioco, mentre ai lati è possibile scorgere gli altri cabinati. Una possibilità visiva d'effetto, anche se la dimensione ovviamente ridotta dello schermo molto probabilmente vi farà optare per la visualizzazione a schermo intero.

Sempre in virtù dell'emulazione nostalgica, è possibile applicare una serie di filtri grafici come la curvatura dello schermo e le linee orizzontali tipiche del tubo catodico, o lo smussamento dei pixel. Sono presenti anche diversi contorni per la visualizzazione a 4:3, skin per il cabinato e persino la possibilità di cambiare l'orientamento dello schermo.

Non solo hardcore

I retro game sono notoriamente tosti. In particolare quelli da sala giochi erano calibrati in modo tale da non essere impossibili, ma abbastanza difficili da farci perdere quante più monete possibili; lo sappiamo tutti e lo sa anche Capcom, che ha inserito un'enorme quantità di opzioni a seconda di che tipo di giocatori siete e in che modo intendete divertirvi. C'è spazio veramente per tutti. Se volete semplicemente godervi un gioco in modo rilassato, magari perché lo state provando per la prima volta, potete (oltre ovviamente ad avere un numero illimitato di "Continue") abbassare la difficoltà e usare una feature di Riavvolgimento, che permette di "tornare indietro nel tempo" per correggere un errore di percorso; è inoltre possibile salvare la partita in qualsiasi momento. Se siete invece giocatori navigati che vogliono mettersi alla prova, non solo potrete imbarcarvi nelle modalità A Tempo e A Punti mettendovi in competizione con altri giocatori nelle classifiche mondiali, ma Capcom ha pianificato un calendario di sfide con parametri e limiti particolari, che reclameranno ogni fibra della vostra abilità e pazienza.

Completano il pacchetto degli utili manuali di gioco che spiegano nel dettaglio gli elementi e le dinamiche di ciascun titolo, le prevedibili ma sempre divertentissime modalità multiplayer (competitive o cooperative, a seconda del titolo) e un sistema di punti globali chiamati CASPO (Capcom Arcade Stadium Points) che permettono di sbloccare alcuni elementi per la personalizzazione grafica.

Anche se il focus di Capcom Arcade Stadium è chiaramente rivolto a rievocare le atmosfere e il senso di competitività delle sale giochi, ci spiace non aver trovato al suo interno dei contenuti extra che avrebbero sicuramente fatto la gioia dei fan. Artwork, colonne sonore, interviste, curiosità... ci sarebbe stato molto da poter inserire per arricchire questa raccolta di un valore enciclopedico aggiunto.

Considerando la frequente reiterazione di queste collection, che per un motivo o per un altro mancano sempre di qualcosa, o deludono per l'arbitraria selezione di titoli, ci piacerebbe che Capcom (ma non solo) creasse in futuro un unico software "libreria" in cui aggiungere titoli acquistati singolarmente dal suo vastissimo catalogo storico.