Carmack: fare giochi per Linux non è un buon affare

John Carmack, creatore di Doom e fondatore di Id Software, ritiene che sviluppare per Linux sia economicamente svantaggioso. È impossibile far fruttare l'investimento, quindi gli utenti farebbero meglio a usare un emulatore.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Per John Carmack non vale la pena di sviluppare giochi nativi per Linux, perché l'investimento necessario non avrebbe un ritorno economico adeguato. Non è colpa di Linux in sé, che pure è un sistema interessante, ma una semplice considerazione sullo stato del mercato. Il fondatore di Id Software, famoso per aver creato Doom, non le ha mandate a dire nel suo incontro con gli utenti su Reddit.

"Sviluppando grandi giochi per Linux oggi non si farebbe un grande affare", ha infatti spiegato il noto guru dei videogame - che in passato ci ha pure provato con Quake Arena e Quake Live. "È difficile farsi prendere sul serio da un editore tra i primi dieci se non puoi garantire al massimo sei cifre (di guadagni)" è stato uno dei lapidari commenti.

John Carmack

Eppure si potrebbe pensare che Carmack si sbagli, e ci sarebbe Valve per dimostrare che Linux può essere importante per il mercato dei videogiochi. Dopotutto, non è vero che Steam per Linux sta crescendo, e che ci sono sempre più giochi disponibili? Certo, è così, ma bisogna mettere le cose in prospettiva: Valve punta a farsi una propria console, la Steam Box, con la quale arrivare direttamente ai giocatori. Gabe Newell, in altre parole, non sta lavorando per "nobilitare Linux" ma per competere nel mercato del digital delivery con Sony e Microsoft, o almeno per non pagare loro una percentuale; Valve non vuole sfruttare le potenzialità del mercato Linux, ma crearne uno nuovo.

Carmack infatti ci ricorda che tutto sommato Linux rappresenta solo l'1,2% dei sistemi desktop al mondo, e non tutti appartengono a persone interessate ai videogiochi. Per di più, ricorda l'imprenditore, il PC non è più la piattaforma principale per quanto riguarda il gaming, né il primo interesse degli sviluppatori. Un'affermazione che ferisce chi ama il buon vecchio desktop, ma numeri alla mano è una realtà indiscutibile.

Doom

In altre parole, il predominio delle console resta un punto fisso: un concetto che Carmack ha già espresso in passato, anche nel 2011 parlando di Rage. Per chi ama Linux, a questo punto, meglio affidarsi a un emulatore come Wine (Wine farà girare le applicazioni Windows anche su Android) per eseguire videogiochi per Windows.

"Credo che un qualche tipo di emulazione sia la direzione giusta per il gioco su Linux. È ovviamente pragmatico se si pensa al supporto", è infatti l'opinione di John Carmack. Lui è una specie di leggenda vivente, ma non per questo a prova di errore. Che cosa ne pensate?