L'industria videoludica offre spesso sorprese curiose, come quella di Charlie Cox, l'attore britannico noto per aver interpretato Daredevil nella serie Marvel e protagonista di film come Stardust. Cox ha prestato la voce al personaggio di Gustave in Clair Obscur: Expedition 33 (qui trovate la nostra recensione), il RPG di Sandfall Interactive che ha conquistato critica e pubblico, eppure non ha mai giocato al titolo che lo vede protagonista. Durante un panel al GalaxyCon di New Orleans, l'attore ha rivelato di sentirsi "come un impostore" per tutti i complimenti ricevuti, considerando che la sua esperienza videoludica si ferma a Super Mario 64.
Quattro ore di registrazione per un successo globale
La partecipazione di Cox al progetto si è limitata a una singola sessione di registrazione durata appena quattro ore negli studi. Nonostante il tempo ridotto dedicato al lavoro, l'attore ricorda vividamente l'impatto visivo del gioco: "Ricordo di essere rimasto colpito dalla bellezza e dalla straordinaria qualità visiva", ha dichiarato durante l'evento. La sua ultima esperienza con i videogiochi risaliva al classico platform Nintendo degli anni '90, rendendo ancora più stridente il contrasto con la sofisticata produzione francese.
L'imbarazzo dell'attore è emerso chiaramente quando un fan gli ha posto una domanda tecnica sul gioco, lasciandolo spiazzato per la sua scarsa conoscenza dell'opera completa. "Le persone continuano a dirmi che ho fatto un lavoro fantastico, ma mi sento un impostore perché ho solo prestato la voce", ha ammesso con sincerità disarmante.
charlie cox having no idea how much clair obscur and gustave is loved is quite funny actually 😭 pic.twitter.com/VHNqfhSuUI
— Elia (@luscielia) July 21, 2025
L'evoluzione tecnologica vista da un outsider
Le osservazioni di Cox offrono una prospettiva interessante sull'evoluzione dell'industria videoludica. Il salto qualitativo dai poligoni di Super Mario 64 alla raffinata estetica pittorica di Clair Obscur rappresenta decenni di progresso tecnologico e artistico. L'attore ha sottolineato come i videogiochi abbiano fatto "molta strada" dal suo ultimo incontro con il medium, una valutazione che acquista peso particolare venendo da chi ha vissuto direttamente la trasformazione del settore dell'intrattenimento.
La dichiarazione più emblematica di Cox riguarda le sue intenzioni future: vuole assolutamente giocare al titolo che lo ha reso inconsapevolmente parte di un fenomeno di successo. Tuttavia, deve prima affrontare un ostacolo pratico non indifferente - non possiede nemmeno una console da gioco. Questa ammissione ha strappato sorrisi al pubblico del convention, evidenziando il divario generazionale e culturale tra il mondo cinematografico tradizionale e quello videoludico.