Conclusioni
Come anticipato i livelli sono sedici, ma per vederli tutti bisogna giocare Survival Istinct almeno una seconda volta. Nel gioco infatti a volte ci sono dei bivi e sarà il giocatore a decidere se seguire un percorso o l'altro, modificando così ogni singola giocata. In conclusione, The Walking Dead: Survival Istrinct è realizzato in maniera un po' precaria ma è perfettamente godibile.
La storia traballa, certi elementi sono grezzi, i nemici sono monotoni e sempre uguali, ma il coinvolgimento, per un fan della serie, è ad alti livelli. Ho completato il gioco due volte, ovvero ben oltre il minimo indispensabile per scrivere una recensione. Alternavo puntate della seconda stagione di TWD a livelli del gioco e riconosco che l'atmosfera c'è tutta. Come prequel è un po' scarso, infatti la storia non si ricollega esattamente agli eventi narrati nella prima stagione della serie, ma fa solo un po' più di luce sui fratelli Dixon. Per sapere come i due siano finiti in gruppo con Dale, Shane, Lory e compagnia bella, dobbiamo affidarci ai flashback televisivi.
Apprezzabile la rigiocabilità. Dopo aver terminato la storia almeno una volta si sbloccano varie modalità bonus da usare in una seconda avventura. Per esempio, io ho ricominciato con l'opzione che ti abilita balestra e fucile d'assalto fin dal primo livello e ho provato la modalità berserk, ovvero massacro totale e indiscriminato di tutto quello che cammina. Con non poche soddisfazioni!
Survival Istinct è quindi un incompiuto d'autore quindi che, nonostante tutti i propri limiti, potrà coinvolgere per qualche decina d'ore gli appassionati della serie TV. Non condivido i voti molto negativi della critica: merita la sufficienza, quindi un 6. Questo gioco mi ha catturato più di altri titoli blasonati, ovviamente lo consiglio solo ad altri appassionati della serie. Giocandolo si notano anche delle chicche da fan, come per esempio dettagli della traduzione - i dialoghi infatti sono in lingua originale e sottotitolati in buon italiano. Si tengano alla larga tutti gli altri e soprattutto, i deboli di cuore.