Contrordine: la pirateria su PC è in diminuzione

Una ricerca di PCGA, un'organizzazione che si occupa della promozione del PC come piattaforma di gioco, ha stabilito che la pirateria è in calo. I diversi modelli di business e l'inesorabile declino dei supporti fisici la causa della riduzione.

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a cura di Roberto Caccia

Sembra assurdo che soltanto pochi giorni dopo la distribuzione illegale della beta di Crysis 2 ci sia qualcuno in grado di affermare che la pirateria su PC sia in diminuzione, eppure è proprio quello che afferma una ricerca della PC Gaming Alliance.

L'organizzazione senza scopo di lucro, che nemmeno a dirlo ha lo scopo di promuovere e migliorare lo sviluppo del PC come piattaforma di gioco, ha infatti pubblicato i risultati di uno studio, che evidenzia il comportamento particolarmente attivo dei pirati quando si tratta di rimuovere le protezioni da supporti fisici.

"Secondo i nostri dati, la pirateria ha avuto sempre il suo picco di attività quando si trattava di far funzionare un gioco su un drive ottico, o comunque con la presenza di un supporto fisico, facendo scaricare agli utenti il crack necessario", spiega Matt Ployhar, il nuovo presidente di PCGA.

"I diversi modelli di business, come i MMORPG e i giochi gratuiti stanno contribuendo ad abbassare la pirateria", continua Ployhar. "Ci sono statistiche che lo dimostrano, anche se non sto dicendo che la pirateria abbia cessato di esistere da un momento all'altro".

Intervenendo sul recente caso di Crysis 2, spiega che per ridurre la pirateria gli sviluppatori stanno seguendo la strada di ampliare l'esperienza di gioco con trofei, bonus aggiuntivi e tutta una serie di cose tracciate e archiviate nella cloud.

"Anche se gli utenti pirateranno il gioco, ci sono questi meccanismi supplementari che aumentano il valore del titolo originale, diminuendo di fatto quello della copia contraffatta", aggiunge Ployhar.

Matt Ployhar, l'attuale presidente di PCGA

"Molte volte si sente parlare di utenti che hanno scaricato un determinato crack, e si usa questo numero per avere un'indicazione sulle copie pirata in circolazione di un gioco", continua il direttore di PCGA.

"Tuttavia, ci sono persone che scaricano il crack anche se hanno il gioco originale, soltanto per avere quella flessibilità extra che consente di poterlo installare su più PC, o per non avere il supporto fisico costantemente inserito all'interno del computer. È una prospettiva strana, ma è un fenomeno che succede".

Non neghiamo l'esistenza di utenti che scaricano i crack pur avendo acquistato il gioco originale. Ma in che percentuale incidono sul conteggio globale della pirateria? Si può parlare effettivamente di riduzione? Aspettiamo che siano le prossime ricerche a stabilirlo, sperando che rispondano alle nostre domande.