Coop Obbligata e Multiplayer vero

Recensione di Aliens Colonial Marines, il gioco di Gearbox Software che lascia con l'amaro in bocca. Non mancano due livelli da censura.

Avatar di Roberto Buonanno

a cura di Roberto Buonanno

Coop Obbligata e Multiplayer vero

La campagna di Aliens Colonial Marines si può giocare da soli o in cooperativa, fino a un massimo di quattro giocatori in LAN oppure online. Purtroppo anche quando si gioca perfettamente da soli, il gioco ti obbliga alla compagnia di personaggi gestiti dal computer che sono molto fastidiosi e invadenti.

Spesso infatti la tetra e inquietante atmosfera fanta horror è rovinata dai propri compagni virtuali. Questi, invece di starsene buoni e tranquilli dietro di te, vanno avanti e indietro, aprono porte, ammazzano gli avversari. E, ovviamente, sono invulnerabili, anche al fuoco amico: ne sono certo perché ho provato a sterminarli parecchie volte senza successo.

Peccato, perché senza questi rompiscatole certi livelli sarebbero veramente belli e ricchi di suspense. Invece, non fai in tempo a goderti un nuovo scenario o a girare per gli ambienti in cerca di chicche grafiche oppure oggetti segreti. I compagni non sono solo onnipresenti, sono anche tanti, troppi, fino a tre in determinati punti del gioco. Opprimenti e ossessivi, decisamente da bocciare.

Il multiplayer è difficile da giudicare. Se nelle prime prove sembrava sbilanciato a favore dei marine, ora mi pare abbastanza equilibrato. A me sembra coinvolgente e claustrofobico. Le squadre scelgono un gioco e si devono alternare in entrambi i ruoli, quindi non ci sono favoritismi. Difficile però predire quanto questa modalità possa appassionare la comunità degli appassionati di FPS. Sinceramente dal debutto del gioco ho fatto molta fatica ad avviare partite in multi ma quelle che ho giocato sono state al cardiopalma.