Cosa dice la sentenza?

Tom's Legal – Cerchiamo di capire se modificare le console, dal punto di vista giuridico, è legale o meno.

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a cura di Tom's Hardware

La sentenza n. 23765/2010

La Suprema Corte ha condiviso l'affermazione del p.m. ricorrente secondo cui una parte della protezione sta nelle informazioni inserite nel supporto (videogioco originale) mentre l'altra parte è inglobata nella consolle, evocando così il meccanismo "chiave - serratura". Ne consegue che mediante l'introduzione di sistemi che superano l'ostacolo al dialogo tra console e software non originale si ottiene "il risultato oggettivo di aggirare i meccanismi di protezione apposti sull'opera protetta".

Protezioni e chiavi ci ricordano qualcosa...

Inoltre, il Tribunale avrebbe concluso "in maniera assolutamente apodittica ed immotivata che non sia possibile affermare con certezza che la rimozione della protezione della consolle abbia come fine principale quello di violare il diritto di autore consentendo la lettura di videogiochi abusivamente copiati".

Secondo la Corte, che riprende la precedente decisione del 2007, alle modifiche deve essere riconosciuta "necessariamente la prevalente finalità di eludere le misure di protezione indicate dall'art. 102 quater in considerazione di una serie di elementi quali il modo in cui la consolle è importata, venduta e presentata al pubblico; la maniera in cui la stessa è configurata; la destinazione essenzialmente individuabile nell'esecuzione di videogiochi come confermata dai documenti che accompagnano il prodotto; il fatto che alcune unità, quali tastiera, mouse e video, non sono fornite originariamente e debbono eventualmente essere acquistate a parte". Di qui l'applicabilità dell'art. 171, comma 1, lett. f bis), l. 633/41, perché relativa indistintamente a tutti i congegni principalmente finalizzati a rendere possibile l'elusione delle misure di protezione di cui all'art. 102 quater".

La Corte ha quindi annullato il provvedimento del riesame e il Tribunale di Firenze dovrà decidere nuovamente la vicenda, tenendo però conto dei principi affermati dalla Corte medesima.