Crisi Crytek: i dipendenti stanno a casa per protesta

Fonti vicine al team di Crytek UK svelano che i dipendenti non si stanno presentando sul posto di lavoro per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

I dipendenti di Crytek UK hanno attuato una protesta formale per gli stipendi non pagati e per questo motivo non si stanno più presentando sul posto di lavoro.

La divisione inglese del sito web Kotaku riporta la voce di fonti vicine al team di Crytek UK, attualmente impegnato con lo sviluppo di Homefront: The Revolution. O forse sarebbe il caso di dire: precedentemente impegnato, anche se i principali rivenditori non si stanno facendo problemi ad accettare le prenotazioni, come potete constatare cliccando sul link in calce alla notizia.

I dipendenti affermano di avere stipendi in sospeso dai lavori precedenti e in molti hanno espresso le loro preoccupazioni in lettere di reclamo nei confronti della dirigenza.

La maggior parte dei problemi di Crytek, negati dall'azienda, sembrano provenire dalle scarse vendite di Ryse Son of Rome e dal basso tasso d'adozione del CryEngine. Tutto questo senza dimenticare gli sforzi affrontati dalla società per lo sviluppo di giochi free-to-play, che sembra essere il nuovo mantra professato dalle alte sfere. 

Ricordiamo infatti che proprio in questi giorni ha fatto il suo debutto in Italia Warface, che si può scaricare gratuitamente da Steam. Ora si attende la prossima mossa di Crytek, anche se basterebbe una dichiarazione che faccia chiarezza una volta per tutte, visto che la smentita dell'azienda non è servita a calmare le acque.

Prenota Homefront: The Revolution