Crusader Kings III: Console Edition | Recensione

Benvenuti nella recensione completa dell’edizione per console di Crusader Kings III. Ecco cosa pensiamo di questa versione di gioco.

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a cura di Francesco Caputo

Con oltre due milioni di copie vendute su PC, Crusader Kings III sbarca ufficialmente sulle console di nuova generazione per poter proseguire il suo trend positivo, promettendo a tutti gli appassionati del genere “grand strategy” la stessa struttura dell’edizione originale, sia dal punto di vista contenutistico che delle meccaniche di gioco.

Il genere strategico, come abbiamo potuto appurare nella storia videoludica, non ha mai inciso così tanto su console per via della difficoltà di adattamento di mappatura dei comandi di gioco, eppure Paradox Interactive crede fortemente in questo genere di conversioni. Abbiamo, dunque, parcheggiato per una volta tastiera e mouse per prendere in mano un joypad e provare la versione definitiva di Crusader Kings III per Xbox Series X.

Fonda un impero e conquista tutto…

Crediamo che Crusader Kings III non abbia bisogno di particolari presentazioni, ma in sede di recensione sono praticamente doverose, vista la possibilità di trovare neofiti del settori pronti ad acquistare il loro primo videogioco appartenente a questo genere. Crusader Kings III, infatti, appartiene alla sottocategoria del “grand strategy” degli strategici, motivo per cui non troveremo una componente esplorativa, ma bensì una base strategica molto simile ai giochi da tavolo, per intenderci.

Questo titolo, dunque, propone una grande mappa su cui è possibile imbastire la propria strategia di conquista del territorio, tenendo in considerazione quattro variabili piuttosto importanti: diplomazia, economia, conquista e controllo. L’espediente narrativo non è precisato, dato che l’intera componente è affidata completamente al giocatore, che vestirà i panni del primo capostipite di una dinastia per poi passare ai discendenti, durante il proseguo della storia. L’obiettivo è quello di portare la propria dinastia alla prosperità, non solo dal punto di vista territoriale (attraverso battaglie, intrighi ed accordi commerciali), ma anche a livello politico.

Crusader Kings, nella sua terza edizione, è pienamente ambientato nel medioevo, mentre la difficoltà di gioco è variabile, in base alla proporzione del proprio territorio, quindi maggiore sarà la grandezza della propria dinastia, maggiore sarà la difficoltà, dato che bisogna considerare sempre di più componenti come la ricchezza, la popolazione e altri fattori. La mappa di gioco rappresenta una sorta di wiki sempre aggiornata per raccogliere informazioni su un territorio (leader, ricchezza e quant’altro) che possono essere utilizzati per imbastire la propria strategia. Le informazioni sono consultabili zoomando la mappa su più livelli disponibili e, chiaramente, permettono di conoscere punti di forza e di debolezza di un regno, nonché la personalità del proprio leader.

Al primo avvio del titolo, i giocatori saranno accolti da un tutorial che spiega tutti i dettami generali del gameplay, partendo dall’interfaccia grafica ai comandi di gioco, passando dalla mappa. Questa funzione è stata studiata dagli sviluppatori per facilitare l’ingresso a tutte le meccaniche, soprattutto per i neofiti che, con ogni probabilità, saranno sobbarcati da tantissime voci del menu.

Chiaramente, una volta finita questa fase iniziale, è necessario usare il proprio intelletto, unito ad un’enciclopedia fornita dagli sviluppatori, per comprendere al meglio e, subito dopo, sperimentare diversi approcci al gameplay. Quindi, se un lato troviamo un compendio molto esaustivo delle meccaniche di gioco, dall’altro lato gli sviluppatori si appoggiano all’intelletto dei giocatori per sviluppare tattiche, scenari e strategie commerciali per avanzare indisturbati nel mondo di gioco, tenendo ben presente tutte le variabili che intervengono in qualsiasi azione, come nel caso delle relazioni umane e dal tasso di gradimento dei servitori delle politiche territoriali.

Una delle caratteristiche peculiari di questo videogioco è la caratterizzazione di ciascun personaggio di leader, che vengono rappresentati come dei comuni esseri umani (quali sono ndR), ossia delle persone che possiedono delle specifiche skill caratteriali che possono portare al benessere dei propri cittadini o, persino, alla distruzione di quanto costruito dai predecessori. Per questo motivo, bisogna effettuare uno studio accurato del territorio circostante e, dunque, dei vari vassalli che compongono la scala gerarchica del proprio regno, in modo tale da imbastire una strategia sociale e commerciale.

Un sovrano belligerante non ha tantissime carte in mano…

Crusader Kings 3, come abbiamo appurato in sede di recensione dell’edizione per PC, è un videogioco che riesce a conservare gli sforzi del team di sviluppo nel corso degli anni, dal primo al secondo capitolo della saga. Conserva, dunque, tutti gli intrighi dei vari regnanti correlati al sistema dell’influenza, alla costruzione della propria corte, ma è necessario chiaramente parlarvi anche della guerra, presente anche in questo episodio. La guerra ha bisogno del cosiddetto “Casus belli”, ossia un movente per consentire ai giocatori di attaccare un altro territorio. Può essere, chiaramente, di carattere religioso o senza alcun valido motivo (scelta che può scatenare un malumore tra gli altri regnanti ndR).

Il comparto bellicoso di Crusader Kings 3 non è particolarmente sviluppato, infatti non rappresenta il focus dell’intera struttura videoludica. Una volta entrati in battaglia, i giocatori possono inviare le truppe in un determinato punto della mappa, sia per motivi di difesa del proprio territorio che per la conquista di nuovi, dalla propria casa oppure dai vassalli sparsi per tutto il regno. Rispetto all’edizione PC, questa nuova versione presenta una funzionalità nuova, che consente di lasciare le redini strategiche all’intelligenza artificiale ora presenta nella “Console Edition” di Crusader Kings 3.

Questa nuova opzione è, per ovvi motivi, rivolta ad un pubblico di neofiti, dato che permette di gestire il proprio esercito facilmente e, soprattutto, velocemente. Durante la nostra prova, infatti, abbiamo riscontrato che, attraverso una gestione manuale e strategica dell’azione, le truppe sacrificate in battaglia sono minori rispetto a quelle dell’intelligenza artificiale. Da tenere presente che, da buon strategico, è parecchio difficile gestire un grande esercito.

Comandi di gioco e comparto grafico

Abbiamo provato questa nuova versione di Crusader Kings 3 con la sana curiosità di scoprire l’implementazione dei comandi di gioco. Innanzitutto, gli sviluppatori Lab42 hanno ritoccato l’itera interfaccia in modo tale da renderla più semplice e, soprattutto, adatta ad un pubblico di console, quindi per un utilizzo con joypad. La conversione ha portato una grafica più snella e “ordinata”, rispetto all’edizione base che si caratterizza da moltissime finestre aperte e comandi di ogni tipo. Il risultato finale è gratificante, perché non è semplice trovarsi davanti ad un titolo del genere su console e possiamo solo fare i più sinceri complimenti agli sviluppatori (maestri, tra le altre cose, di moltissime altre opere di conversione ndR).

Uno dei punti più interessanti di questa nuova versione di gioco è rappresentato dall’implementazione dei comandi di gioco. Sul versante dei controlli, ora Crusader Kings 3 risulta più godibile e accessibile, grazie ad una serie di scorciatoie assegnati a grilletti e dorsali, che consentono di aprire diversi menu. Al contempo, è doveroso sottolineare che gli eventi appariranno nella parte centrale dello schermo, precisamente sulla parte bassa, così da consentire una rapida e facile lettura.

Passiamo ora al comparto grafico di questo titolo. Come abbiamo sottinteso nella nostra precedente recensione, Paradox ha già compiuto netti passi avanti rispetto al predecessore, portando diverse innovazioni. Troviamo, infatti, i personaggi completamente realizzati in tre dimensioni, con annesse animazioni, che rendono tutta l’interfaccia più dinamica e divertente. La mappa, invece, propone ora più informazioni rispetto al passato.