Dagli Zombie a Modern Warfare

Call of Duty: Infinite Warfare sposta il conflitto nel sistema solare, ma fa anche qualche passo indietro nei coloratissimi anni ottanta.

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a cura di Martina Fargnoli

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Zombies in Spaceland

La modalità zombie completa il pacchetto. Nata come espediente co-op, si è nel tempo guadagnata un ruolo di spicco all'interno dell'esperienza di Call of Duty divenendone uno dei punti di forza e un motivo forte per molti acquirenti ad espandere l'avventura acquistando i DLC. La sua popolarità ha spinto Infinity Ward a inserirlo per la prima volta all'interno di un suo titolo, mentre era stato fino ad oggi marchio di fabbrica di Treyarch.

La modalità non subisce cambiamenti, salvo l'introduzione di nuove armi e un sistema di carte per conferire dei bonus, e si mantiene frizzante e divertente complice un ottimo setting negli anni ottanta e una storia ancora più umoristica. Una particolarità carina è la possibilità di tornare in vita giocando a vecchi arcade dei titoli Activision.

Nel complesso è la modalità più riuscita, assolutamente da giocare con gli amici per un divertimento assicurato. Tecnicamente tutto il gioco si mantiene sui 60fps.

Modern Warfare

Senza mezzi termini, Call of Duty: Modern Warfare si può definire un classico degli sparatutto. Quando uscì nel 2007 ebbe un grande impatto, in parte perché abbandonò le ambientazioni e le trame da Seconda Guerra mondiale molto in voga, in parte perché - nel bene o nel male - contribuì a definire un'esperienza multigiocatore che ha influenzato molti titoli a venire. Fu un gioco capace di offrire momenti memorabili che non sono andati dimenticati, pur non avendo la qualità delle cinematiche dei titoli di oggi.

Morte dall'alto al comando di un AC-130 per coprire le spalle ai compagni, la missione di infiltrazione guidati dal capitano MacMillan strisciando silenziosi con addosso la nostra ghillie per non farci scoprire e tutta la fase in attesa di recupero con il capitano ferito da portare sulle spalle e la strenua difesa intorno alla ruota panoramica di Pripyat, sono solo alcuni dei momenti significativi. 

Call of Duty: Modern Warfare

La versione rimasterizzata non può che dare nuova linfa a un titolo che nonostante i quasi 10 anni alle spalle è ancora tra i più validi della serie. Il lavoro svolto da Raven Software è quasi impeccabile, con una cura attenta soprattutto agli effetti luce e atmosferici. Texture e modelli poligonali sono stati notevolmente migliorati e si può perdonare qualche piccola sbavatura. Anche il multiplayer rimane fedele all'originale, forse anche troppo, considerati i classici problemi di netcode, migrazioni di host e degli algoritmi di spawn che avrebbero avuto bisogno di qualche affinamento.

L'aspetto che può far storcere il naso è che attualmente per godere della versione rimasterizzata di COD4 è necessario acquistare la versione Legacy, la Legacy Pro o la Digital Deluxe che spaziano dagli 89,99 euro ai 120,89 euro per PS4. Una mossa che considerata l'assenza di nuovi sparatutto ambientati ai tempi più vicini ai nostri potrebbe rivelarsi più fruttuosa della semplice manovra effetto nostalgia.