Dark Souls 2: non ci siamo, il multiplayer non è ancora sicuro

I server di Dark Souls 2 saranno tornati online, ma purtroppo non sono ancora sicuri al 100%: ecco che cosa sta succedendo.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Niente da fare: nonostante la promessa (mantenuta) da parte di FromSoftware, i software della sua serie simbolo continuano a soffrire di problemi. Dopo la notizia dell'abbandono della Prepare to Die Edition, oggi tocca a Dark Souls 2 e più precisamente all'edizione Scholar of the First Sin presente su Steam. I server del capitolo sono finalmente tornati online dopo quasi un anno dal loro spegnimento, ma la realtà è che non sono ancora del tutto sicuri.

Come documentato dalla community, ci sono anche dei bug che stanno mettendo a rischio la sicurezza degli utenti. Il più grave, come riportato da The Gamer, riguarda sicuramente la possibilità per gli hacker di aggiungere oggetti vietati al vostro inventario, portando l'anti cheat al ban di tantissimi utenti innocenti. Presenti poi altri bug e cheat, come per esempio le Torrette, che permettono di lanciare proiettili e incantesimi, provocando una sconfitta dell'avversario oppure facendo crashare il gioco a causa dei troppi elementi grafici su schermo, che potrebbero portare a un arresto del titolo.

Il motivo per cui i server di gioco erano stati spenti a inizio 2022 riguardava un problema di sicurezza, che sembra essersi risolto. Il problema è che giochi così "vecchi", con diversi anni sulle spalle, avrebbero probabilmente bisogno di misure di sicurezza aggiuntive. Misure che ovviamente FromSoftware non intende prendere, poiché già impegnata anche su altri fronti come per esempio la stabilità di Elden Ring.

A questo punto sorge però spontanea una domanda: se davvero FromSoftware non può rendere sicuri al 100% delle sue possibilità i server di Dark Souls 2, perché lasciarli ancora attivi? Capiamo perfettamente che ci sia una community ancora molto attiva, ma forse, per il bene della sicurezza, un passo del genere poteva essere preso senza troppa paura. Per ora, il nostro unico invito è quello di stare molto attenti e (dove possibile) limitare l'utilizzo delle funzionalità online dei giochi afflitti da questo problema.