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a cura di Matteo Lusso

La comunità di Dark Souls è in fermento per l'arrivo della rimasterizzazione del primo capitolo della famosa saga targata FromSoftware. A distanza di 7 anni dalla pubblicazione i giocatori continuano ad amare questo action RPG che il 25 maggio torna su console e PC, ma cosa dobbiamo aspettarci dalla Remastered?

Iniziamo subito sottolineando che il trattamento non è ai livelli della Scholar Edition di Dark Souls II, ma al contrario gli sviluppatori hanno voluto mantenere inalterato lo spirito del titolo. La risposta è quindi che si tratta dello stesso Dark Souls del 2011, con però una marcia in più.

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Le console di ultima generazione possono contare su un framerate migliorato, che finalmente raggiunge i 60 fotogrammi stabili, e una risoluzione minima di 1920x1080. Anche la la Prepare to Die Edition per PC - porting un po' pigro pubblicato dopo quasi un anno- sfigura davanti alla Remastered. La versione originale è infatti ufficialmente bloccata a 30 FPS renderizzati internamente a 1024x720. Queste limitazioni sono state tuttavia superate grazie al lavoro sopraffino del modder Durante con il proprio DSFix. Quindi, esteticamente, almeno su computer non ci aspettiamo una rivoluzione in tale senso.

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In ogni caso, su PS4 Pro e Xbox One X si può giocare fino in 4K upscalato, mentre su PC si possono raggiungere nativamente i 3840x2160 pixel. La versione per Nintendo Switch è tuttavia limitata a un massimo di 30 FPS a 1080p se collegata alla TV; in modalità portatile si cala a 720p.

I contenuti restano invece invariati. Nessuna nuova area da esplorare, boss da combattere o grandi cambiamenti che possano introdurre qualche profonda novità per chi ha già terminato la propria aventura a Lordran. FromSoftware ha infatti preferito mantenere il titolo inalterato il più possibile. Inizialmente, nelle prime versioni della rimasterizzazione, erano state introdotte delle modifiche più radicali ma successivamente sono state scartate per scelta degli stessi sviluppatori.

Dark Souls Remastered Famitsu

Le vere differenze rispetto ai contenuti originali di Dark Souls sono l'inedito falò nelle immediate vicinanze di Vamos il Fabbro, all'interno delle buie Catacombe, e la nuova posizione delle Dita Avvizzite. Non cambiano radicalmente il gameplay ma il nuovo punto di riposo rende sicuramente più agevole la discesa fino al boss Girandola, mentre l'oggetto appena citato è ora ottenibile fin dal mercante del Borgo dei Non Morti.

Le Dita Avvizzite sono un elemento molto importante per il gioco online, infatti consentono di azzerare il timer che si attiva dopo ogni invasione così da poter essere subito invasi un'altra volta. Con questa piccola modifica non è più necessario dover raggiungere il Mondo Dipinto di Ariamis da Anor Londo per ottenerle e al loro posto si trova un'Umanità Gemella. Inoltre, l'utilizzo è necessario per poter evocare fino a 6 giocatori.

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Il multiplayer passa infatti da 4 a un massimo di 6 persone, che vuol dire ancora più jolly cooperation per la gioia di Solaire. Per gestire al meglio la maggiore mole di informazioni tra un client e l'altro FromSoftware ha deciso di abbandonare la connessione peer-to-peer fra i giocatori, la cui qualità dipende dalla connessione dell'host, e affidarsi a server dedicati che dovrebbero nettamente migliorare l'esperienza online.

Tra le altre novità abbiamo l'introduzione della password per il matchmaking, molto simile a quanto già visto con Dark Souls III, così da poter evocare con facilità i nostri amici - i parametri sono automaticamente sincronizzati per evitare sbilanciamenti durante i combattimenti. Se invece si vuole giocare con chiunque, è necessario che i livelli degli alter ego virtuali si equivalgano, sia per evocare che per invadere.

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Il PvP è stato rinnovato bloccando l'uso degli oggetti curativi da parte degli invasori a eccezione della Fiaschetta Estus, i cui usi sono però limitati. Quest'ultima si riempie completamente se l'invaso riesce a sconfiggere l'avversario. Di contro non si può evocare lo stesso alleato più volte di seguito durante un'invasione. Comunque, se non gradite il gioco online, basta disattivare il matchmaking globale.

Sempre da Dark Souls III arriva la modalità Arena che consente di combattere in aree limitate con altre persone e tra le modalità disponibili troviamo il deathmatch a due squadre da tre membri oppure il classico Tutti contro Tutti con 6 giocatori. Anche in questo caso si può giocare con i propri amici limitando il matchmaking con una password.

Ci sono infine alcuni piccolissimi cambiamenti mirati a migliorare l'accessibilità del nostro equipaggiamento. Appena raccogliete qualcosa, questa non è più automaticamente inserita nel primo slot di utilizzo rapido disponibile; tenendo premuto il tasto su o giù si passa subito al primo oggetto equipaggiato; si possono usare più consumabili alla volta - molto utile se vogliamo consumare più di un'anima nel nostro inventario - e si può scegliere il Patto direttamente al falò.

Insomma, non grandi cambiamenti, quanto piuttosto tanti piccoli miglioramenti che affinano un già grande gioco. Ancora oggi, ogni giorno 1400 giocatori affollano la versione Steam del gioco. È un numero non indifferente che sicuramente ha contribuito a convincere FromSoftware a rimasterizzare Dark Souls, il cui sviluppo è stato affidato agli studi QLOC per PS4, Xbox One e PC e Virtuous per Nintendo Switch. I giocatori apprezzeranno le novità di Dark Souls Remastered? O avrebbero preferito qualcosa di profondamente rinnovato? Solo il tempo potrà dirlo, ma di certo questa rimasterizzazione ha sollevato un forte hype in molti di noi.


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