Destiny 2: Bungie denuncia un cheater, e lui denuncia Bungie!

In una escalation piuttosto insolita, Bungie si è vista denunciare per aver citato in tribunale un cheater di Destiny 2.

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a cura di Antonio Rodofile

Ormai da tempo, Bungie ha dichiarato una vera e propria guerra ai cheater. Per questo motivo, lo studio ha deciso non solo di bannare dai server di Destiny 2 tutti coloro che si avvantaggiano in modo scorretto, ma anche di portare in tribunale tutti coloro che creano questi cheat. In una serie di eventi che ha del paradossale, tuttavia, lo sviluppatore si è visto citare in giudizio da uno di questi cheater.

AimJunkies, infatti, ha deciso di denunciare Bungie dopo aver ricevuto a sua volta una denuncia da parte degli sviluppatori di Destiny 2. La motivazione è che, secondo il cheater, lo studio avrebbe eseguito un accesso illegale nei file del proprio computer. Citando l’LSLA, contratto di licenza che si firma quando si utilizza un software, l’uomo ha infatti sottolineato che l’azione di Bungie sarebbe scorretta. Secondo AimJunkies, il contratto non consente allo studio di accedere ai file privati degli utenti. Inoltre, la violazione avrebbe esposto anche documenti riservati relativi ai dipendenti di Phoenix Digital, società gestita dal cheater.

Tuttavia, i termini di contratto citati risalgono al 2019 e sono stati aggiornati in seguito. Infatti, il nuovo LSLA permette a Bungie di accedere ai computer dei giocatori nel caso in cui si tratti di cheater. Inoltre, AimJunkies afferma di essere stato contattato da un non meglio identificato “Martin Zeniu” proprio per vendere questo cheat di Destiny 2. A quanto pare, tuttavia, si sarebbe trattato di un dipendente di Bungie che, una volta ottenuto il software, è riuscito a sfruttarlo per rintracciarne l’autore.

La crociata di Bungie contro i cheater di Destiny 2, fino a ora, ha portato a tre cause concluse con successo per un guadagno che sfiora i 13.5 milioni di dollari, oltre ad alcune proposte di lavoro. Tuttavia, in questo caso, sembra che AimJunkies sia destinato a farla franca. La denuncia, infatti, è stata attualmente respinta in tribunale e non sappiamo se sarà possibile presentarla nuovamente in futuro.