Devil May Cry 5, il debutto di V e l'analisi della demo

Devil May Cry 5 si è presentato al The Game Awards con un nuovo trailer, che ci ha svelato V, il terzo protagonista del gioco. Contemporaneamente è stata pubblicata una prima demo pubblica su Xbox One.

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a cura di Mario Petillo

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Da un lato Resident Evil 2, dall'altro Devil May Cry 5: nell'arco dei primi tre mesi del 2019, Capcom può riuscire a dominare il mercato videoludico proponendo due titoli di altissima qualità, che riportano in auge due brand dalla potenza e dalla storia davvero unica. Proprio dell'action con protagonista Dante si è tornato a parlare in questi ultimi giorni, grazie al trailer dei Video Game Awards e della demo resa disponibile in esclusiva su Xbox One. Niente di nuovo per quanto riguarda questa seconda voce, dato che la demo non è altro che la medesima mostrata durante la Gamescom e della quale vi avevamo già parlato, ma tante le novità sono quelle annoverate dal reveal di V, il terzo protagonista della vicenda.

Dimmi di più, V

V è un personaggio nuovo in tutti i sensi, sia perché affiancherà Dante, che conosciamo sin dai primordi della serie, e Nero, che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare nel quarto capitolo della saga, sia perché ha un ruolo davvero unico e inaspettato. Il longilineo terzo protagonista di Devil May Cry 5 è un evocatore, quindi non fa affidamento sul combattimento corpo a corpo, come invece fanno gli altri due del terzetto: niente spade, niente pistole o armi da fuoco generiche; V si affida a dei famigli che vengono evocati e disposti sul terreno di battaglia per sfoderare tutte le loro abilità demoniache. Nel trailer non ne sono state mostrate moltissime, ma abbiamo iniziato a fare la conoscenza di un corvo nerissimo come la pece, crudele come un vero demone, e di una pantera nera: le sue fattezze richiamano moltissimo i felini del primissimo Devil May Cry.

Nel trailer è stata mostrata, anche per alcuni secondi, la sua capacità di teletrasportarsi da un punto all'altro del campo di battaglia, così da poter effettuare dei veri e propri contrattacchi, oltre a sfruttare la cadute di meteore dal cielo. La curiosità è alta, sia da parte nostra che da parte di Dante, che giustamente gli chiede, a un certo punto del trailer, di dirgli qualcosina in più riguardo riguardo quello che può essere un incarico specifico o più semplicemente il suo modo di comportarsi con i demoni e con le ombre che va ad amministrare. Non sappiamo quante creature sarà possibile evocare, ma la complessità di V potrebbe rivelarsi davvero molto interessante, tanto quanto le braccia di Nero, di cui vi avevamo già parlato pochi mesi fa e che abbiamo potuto ritrovare nella seconda run della demo già testata a Colonia.

Tre eroi nel palazzo di sangue

Ciò che però il trailer ci ha trasmesso ancora di più è quell'attesa per poter sapere di più sul multiplayer. D'altronde è stato già confermato, mesi fa, che Devil May Cry 5 avrà una coop fino a tre giocatori, che ovviamente prenderanno i comandi di Dante, Nero e V. Probabilmente Capcom penserà a una serie di missioni che potrebbero prendere piede in una versione aggiornata del Bloody Palace, che era una delle parti più affascinanti dell'endgame dei precedenti capitoli: una sequela di battaglie su diversi piani in una vera e propria modalità sopravvivenza, con pochissime possibilità di recuperare energia, se non ogni dieci piani, e con una difficoltà sempre più crescente di grado in grado. Non si sa ovviamente nulla a riguardo di preciso, ma questa rappresenta una delle suggestioni più interessanti, anche perché affrontare la medesima storyline offerta in single player in tre giocatori risulterebbe fin troppo caotico e troppo dispersivo.

La varietà offerta dai tre combattenti, però, rappresenta un plus non indifferente là dove si dovesse decidere di avere dinanzi a sé una coop con scelta libera del personaggio. A tre mesi dalla release del titolo, però, non si sa ancora nulla sulla campagna, né sulla longevità né sui problemi che avevano già afflitto il quarto capitolo, che ci aveva portato ad affrontare quasi la totalità degli stessi ambienti prima con Nero e poi con Dante, con un backtracking non del tutto soddisfacente. Resterà questo dubbio fino a quando non avremo la possibilità di affrontare un hands on molto più corposo di quello che ci è stato proposto alla Gamescom, utile per rendersi conto dell'ottimo lavoro compiuto da Capcom, e quello che ci viene riproposto ora, che altri non è che un modo per offrire al grande pubblico un primo approccio con Nero.

Alla ricerca del braccio perduto

La demo, che per ora è un'esclusiva Xbox One e presto arriverà anche su PlayStation 4, oltre a offrire una ricompensa per il suo completamento (30.000 orbs da utilizzare poi nel gioco finale), permetterà proprio di capire come funziona il nuovo braccio di Nero. L'intero sistema ha bisogno di prendere ampiamente dimestichezza col cambio, con l'autodistruzione del braccio stesso e anche il dosaggio del devil break, per evitare di ritrovarsi senza mosse speciali da sfruttare. Nero si presta a delle combo davvero interessanti e la scelta di far provare lui nella demo è sicuramente indovinata: per quanto Dante abbia ancora il fascino del protagonista indiscusso e di uno dei personaggi più carismatici tra la schiera PlayStation, le novità di gameplay che potrebbero riguardare il cacciatore di demoni più famoso di sempre potrebbero essere esclusivamente legate all'utilizzo della sua due-ruote e nulla più. Nero, invece, perso il braccio demoniaco ha dalla sua un congegno interessante di cambi, esplosioni e abilità diverse per ognuna delle varianti meccaniche che offre il suo arto superiore destro.

Allo stesso modo se siete dei fanatici dei voti alti, lo stylish combo dovrà essere adeguatamente gestito, con un'attenzione molto corposa a quelle che saranno le vostre mosse: non basterà più andare in aria e tenere il vostro avversario il più possibile sospeso da terra per ottenere una sontuosa S, perché adesso dovrete anche inanellare nella vostra combo l'utilizzo delle braccia oltre al revolver e la spada. Insomma, ci vorrà un po' di dimestichezza con i comandi per riprendersi ciò che ci spetta: una tripla S degna di Devil May Cry.

Il reveal di V ci ha mostrato come il lavoro di Capcom dal punto di vista dell'innovazione sia importante: sebbene il gameplay base sia rimasto quello noto e che la release della Collection dei primi tre capitoli, tanto criticata - e a ragion veduta -, sia servita solo come antipasto era una lettura giusta. Devil May Cry 5 sarà sicuramente il miglior capitolo della saga che Capcom ha mai creato, sia per la forza comunicativa che ha il brand, che torna a proporre qualcosa di nuovo con tantissimi anni di ritardo, sia perché le novità da inserire sono davvero tantissime, a partire da un terzo protagonista e dalla possibilità di sfruttare un combat system completamente diverso da quelli che avevamo visto nei precedenti quattro capitoli. L'attesa per la prima settimana di marzo continua, e con essa quella per avere nuovi dettagli su Dante, Nero e V.