Blizzard ha riaperto ufficialmente le aste di Diablo III, dopo il bug introdotto dall'ultima patch che permetteva di duplicare l'oro virtuale. Per arginare il problema l'azienda ha deciso di sospendere temporaneamente le aste sui server americani e di procedere con alcune verifiche interne.
Le aste di Diablo III sono di nuovo online, per la gioia di chi le apprezza e il disappunto di chi le odia
Successivamente sono stati identificati gli account degli utenti che si sono avvantaggiati di questo bug, rimuovendo l'oro accumulato sui portafogli virtuali e bannando gli account associati. Blizzard sostiene che soltanto 415 giocatori sono coinvolti e che attualmente è stato recuperato circa l'85% di tutto l'oro in eccesso creato grazie al bug.
"Abbiamo deciso di non riportare il database dei server a una versione precedente e abbiamo preferito lavorare rimuovendo l'oro dall'economia virtuale attraverso azioni specifiche e mirate agli account coinvolti, senza cancellare i progressi ottenuti dai giocatori onesti", spiega John Hight, il direttore di produzione di Diablo III.
Per cercare di rimediare all'errore, e al danno d'immagine, Blizzard ha inoltre deciso di donare in beneficenza tutto l'oro recuperato da quest'operazione.
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"Tutti i soldi recuperati dalle aste create dai giocatori sospesi o bannati, inclusi tutti gli incassi di tutte le loro vendite e le nostre commissioni, saranno donati agli ospedali del Children's Miracle Network", si legge sulle pagine del forum ufficiale del gioco. Non tutto il male viene per nuocere?