Disco Elysium, tra accuse e licenziamenti a rimetterci saranno i giocatori

Lo scambio di accuse tra sviluppatori e manager sta mettendo a rischio l'integrità dei dipendenti e anche il futuro di Disco Elysium.

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a cura di Alessandro Adinolfi

La situazione intorno a ZA/UM, ex collettivo e studio di sviluppo che ha dato i natali a Disco Elysium, sta assumendo contorni sempre più bambineschi e tragicomici. Dopo il licenziamento di tre figure chiave che hanno fatto nascere il gioco, continuano a piovere accuse sempre più pesanti tra le parti.

Le ultime dichiarazioni sono abbastanza forti: i tre autori che hanno lavorato a Disco Elysium hanno accusato il management di aver venduto parte delle quote della società e di aver finanziato l'acquisizione di ZA/UM da parte di Tütreke OÜ con i soldi della stessa software house. Le accuse, mosse da Robert Kurvitz (game director) e Aleksander Rostov, sono state prontamente rispedite al mittente da parte del management del team di sviluppo, che ha accusato le tre figure di recente allontanate di aver creato un ambiente di lavoro tossico.

Al momento è difficile capire chi stia dicendo la verità e chi invece stia mentendo. La situazione in ZA/UM è sicuramente complessa e non sarebbe giusto, almeno al momento, emettere sentenze. Quello che però appare chiaro è che a rimetterci saranno i giocatori, specialmente coloro che hanno amato Disco Elysium e che speravano in un secondo capitolo. Ci rimettono sia perché allo stato attuale è difficile pensare a un secondo capitolo con la stessa qualità del primo, sia perché l'idea che un collettivo, fortemente di sinistra e che ha lanciato un gioco molto politico, possa sparire da un giorno all'altro. ZA/UM rappresentava sicuramente qualcosa di diverso in questa industria, che ora rischia di andare perduto per sempre.

La vicenda è ben lontana dal concludersi, ma come detto poco sopra non è questo il momento di sparare sentenze. A differenza di altri casi (come per esempio quello di Activision Blizzard), i veri colpevoli dietro questa situazione sono purtroppo ancora ben nascosti. E non è detto che sapremo la verità.