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a cura di Yuri Polverino

Ambizioso e mostrato con estrema cura e parsimonia, Dying Light 2 continua la sua marcia verso una release ancora priva di una data ufficiale. Nonostante questo, Techland ha le idee ben chiaro su come e quando mostrare il suo prodotto: qui alla Gamescom lo studio di sviluppo si è infatti presentato con la stessa demo di E3, dando quindi l'opportunità anche al pubblico europeo che ha saltato la fiera losangelina di scoprire le intenzioni e le ambizioni della loro produzione.

Al timone del comparto narrativo, ve lo ricordiamo, c'è Chris Avellone, che non ha certo bisogno di presentazioni. Dal suo lavoro prendono piede anche le migliorie apportate al gameplay e alla struttura di gioco, che promette un'esperienza action dove ogni scelta ha un reale impatto non solo sul protagonista, ma anche sul mondo di gioco. Torniamo quindi senza indugio negli oscuri vicoli di Dying Light 2, perché nonostante avessimo già visto la presentazione in questione, non volevamo rifiutare l'opportunità di vedere ancora una volta l'hands-off con la speranza e la voglia di scoprire qualche nuovo, interessante dettaglio. 

Le tue scelte, il tuo mondo

Prima di raccontarvi in che cosa consisteva la demo e i suoi punti salienti, vogliamo darvi un po' di contesto. Dying Light 2 è ambientato quindici anni dopo la sconfitta nella guerra che vedeva l'umanità lottare contro gli infetti e il virus. La città dove si svolgeranno la vicende è the City, un'antica e prosperosa metropoli europea - quattro volte più grande di quella del primo Dying Light - che ora si trova in uno stato di decadenza quasi totale e irreversibile. La sapiente penna di Avellone ha dato una visione piuttosto unica di, come la chiamano in Techland, la "Modern Dark Age". Dopo la guerra, infatti, la civiltà è regredita ad uno stato quasi primitivo e senza regole. Decimanti, gli umani hanno costruito fortezze per proteggersi dagli infetti, uccidendo brutalmente anche coloro i quali continuano a commettere crimini d'ogni genere. Soffocati dai resti della glorioso civiltà ormai passata, la gente vive come se questa terribile "Middle Ages" non dovesse mai finire.

dying light 2

All'interno della società si sono create delle fazioni e piccoli gruppi. Una di queste sono i Peacekeepers (Pks, questa l'abbreviazione), una comunità che è devota alla lotta contro gli infetti e che intende progettere al contempo i cittadini sopravvissuti. Saranno proprio i Pks a dare inizio alla missione di cui parleremo in seguito. Dall'altra parte ci sono invece gli Scavengers, il cui unico obbiettivo è rubare e arruffare oggetti utili alla sopravvivenza. Preferiscono aggirare le minaccie piuttosto che prenderle di petto.  A completare il quadro ci sono poi gli infetti, creature che aspettano la notte per uscire in strada e seminare il panico per le strade. Gli infetti che non riescono a trovare ripare dal sole si trasformano in "Degenerates", anch'essi letali e piuttosto fastidiosi da affrontare, soprattutto in gruppo. 

Dying Light 2 è un narrative sandbox, ovvero un gioco all'interno del quale ogni scelta che prenderemo avrà un impatto su tutto il titolo, dalla storia al gameplay, passando per l'ambiente circostante e sistemi d'ogni genere. Per esempio, alcune decisioni chiave potrebbero portare alla costruzione di un ponte, o al contrario alla distruzione totale di quest'ultimo, rendendo di fatto impossibile l'accesso a quella porzione di mappa. Nella demo giocata in diretta, il protagonista veniva incaricato dai Pks di andare ad investigare in cima alla water tower. Un loro emissario, infatti, era stato mandato sul luogo per contrattare con dei membri degli Scavengers per il controllo della suddetta torre. Purtroppo, però, di quell'emissario non ci sono più notizie. Nei primi minuto di hands-off esploriamo la città e ci scontriamo con alcuni nemici: in questo frangente emerge un sistema di combattimento piuttosto tattico e improntato sul corpo a corpo. Usare le abilità del personaggio combinandole con gli elementi circostanti potrebbe esssere la giusta chiave per il successo.

Dopo una breve sezione di intense evoluzioni fra i palazzi della City, eccoci incontrare un'altra novità di Dying Light 2, i Parkour puzzles. Si tratta, in buona sostanza, di enigmi ambientali da risolvere utilizzando l'agilità del protagonista. Nel gioco ce ne saranno molteplici, e quello che abbiamo visto noi era incentrato sulla scalata della Water Tower. A complicare le cose c'è anche la barra della stamina, che si consuma ogniqualvolta effettuiamo una mossa. In questi ambienti ostili, sbagliare un salto o una wallrun potrebbe determinare la morte o la riuscita della missione. Arrivati in cima, incontriamo due Scavengers chiamati Jack e Joe: in questo frangente, avremo l'opportunità di scegliere da che parte schierarci, e dopo un breve scontro il team di sviluppo ci mostra le conseguenze di entrambe le decisioni. Patteggiando con i Pks potremmo avere illimitato accesso alle fontane curative sparse per la città. Le loro ronde puliranno le strade dai banditi e dagli infetti; creereanno inoltre delle corde utilissime per le scalate degli edifici. Ma il loro pugno di ferro ucciderà anche molte persone, giustiziate davanti agli altri cittadini come monito per il futuro. Aiutando Jack e Joe invece gli Scavengers prederanno possesso della Water Tower. L'acqua sarà venduta a caro prezzo ma avremo instaurato un ottimo rapporto che ci porterà degli ottimi affari. Oltre a questo, anche l'aspetto della città cambia: come detto in precedenza, le scelte impatteranno non solo sulla trama ma anche sull'ambiente. 

La presentazione si conclude accennando alla componente multiplayer: sarà possibile giocare fino ad un massimo di quattro giocatori, e l'host della partita sarà colui il quale porterà avanti i progressi narrativi della partita. Gli altri invece conserveranno esperienza ed equipaggiamento, ma il loro filone narrativo resterà invariato. Questo perché, parole di Techland, si vuole incoraggiare a toccare con mano i diversi ambienti di gioco che si sviluppano in base alle scelte. Giocando con gli amici potremmo vedere concretamente gli effetti delle decisioni intraprese e quindi confrontarsi con un level design totalmente nuovo.

dying light

Insomma Dying Light 2, l'avrete capito, ci piace molto. Sia dal punto di vista del concept narrativo che in termini di gameplay, il nuovo titolo Techland scritto da Chris Avellone ha tutto quello che serve per rappresentare un'esperienza nuova, fresca e incredibilmente ambiziosa. In attesa di scoprire la data d'uscita e di rivederlo nelle prossime fiere/occasioni, vi suggeriamo di avere un occhio di riguardo nei confronti di una produzione che sembra aver davvero moltissime frecce al proprio arco.


Tom's Consiglia

Dying Light 2 non è ancora prenotabile nei migliori siti e-commerce, tuttavia potete recuperare il primo capitolo a un prezzo interessante.