E3 2008, per tutti una vera delusione

In linea con il nostro pensiero, più e più volte espresso nei report delle conferenze di quest'anno, anche i maggiori produttori del settore videogame si sono dichiarati delusi dall'ultima edizione dell' E3 Media & Business Summit

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a cura di Tom's Hardware

In linea con il nostro pensiero, più e più volte espresso nei report delle conferenze di quest'anno, anche i maggiori produttori del settore videogame si sono dichiarati delusi dall'ultima edizione dell' E3 Media & Business Summit. Un esempio su tutti è John Riccitiello, boss di Electronic Arts, il quale ha affermato – senza mezzi termini – di "odiare E3 come questo". Riccitiello ha inoltre espresso il suo desiderio a un ritorno alla vecchia formula dell'evento, altrimenti c'è il rischio che la sua azienda possa decidere di abdicare la fiera in favore di eventi privati.

Sulla falsa riga il commento del presidente di Ubisoft US, Laurent Detoc, che dichiara: "L'E3 di quest'anno è terribile". La sensazione degli addetti Ubisoft è stata quella di trovarsi nello scantinato del vecchio Electronic Entertainment Expo, quello – per intenderci – che fino a due anni fa si svolgeva nel mese di maggio e che garantiva ampi spazi, oltre a un'organizzazione decisamente migliore.

Anche il leggendario Shigeru Miyamoto ha percepito questa sensazione, aggiungendo che secondo il suo punto di vista, l'E3 non è più il luogo adatto per mostrare i titoli rivolti agli hardcore gamer, ma piuttosto un'occasione per illustrare nuovi concetti a un pubblico più vasto. Proprio su questa teoria, Nintendo ha posto le basi per organizzare il suo evento di settimana scorsa che, come molti di voi ricorderanno, ha snobbato in pieno eventuali annunci riguardanti i principali videogame attesi dai fan.

A rincarare la dose ci ha pensato David Perry, ex di Acclaim e fondatore di Shiny Entertainment, il quale ha chiaramente criticato l'E3 di quest'anno, definendolo "frantumato, stupido e imbarazzante". Perry ha in seguito aggiunto che l'evento sminuisce "il talento, la passione e l'energia che ha quest'industria […] Sono d'accordo con il commento di John Riccitiello riguardo all'E3. Se non ci saranno drammatici cambiamenti nel formato e nello staff, non ci andrò mai più. Il concetto non funziona, è costoso, i messaggi sono diluiti, i consumatori vengono ignorati (il futuro dei videogame è direttamente connesso ai consumatori, non ai distributori) e la politica degli inviti (massimo 5.000 giornalisti) è stupida".

L'ESA, l'ente che organizza l'evento, non ha ancora rilasciato commenti a riguardo.