EA ringrazia i pirati, che fanno remare i clienti

Per EA la pirateria si sconfigge con giochi gratis, o quasi, e contenuti online.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

John Riccitiello, CEO di Electronic Arts, ha un messaggio per chi crea e usa copie illegali dei loro giochi, "se piratassero molti giochi, ne sarei felice. Perché nei giochi c'è l'opportunità di fare acquisti".  

Sostanzialmente EA non venderà più, o non solo, giochi, ma "negozi divertenti".  Il prodotto che si acquista avrà un prezzo sempre più basso, mentre saranno i contenuti aggiuntivi a produrre i guadagni. Forse è in quest'ottica che va vista la diffusione di Sims 3, settimane prima dell'uscita ufficiale, che Riccitiello descrive come "una demo".

EA crede che i contenuti aggiuntivi, riservati a chi acquista titoli originali, siano la chiave del futuro dei videogiochi, che dovrebbero essere servizi, non prodotti, o, in alternativa, prodotti che vendono altri prodotti.

Sims pirati all'arrembaggio!

Riccitiello conferma: "ci stiamo muovendo verso la vendita di servizi su disco, e credo che sia la risposta alla pirateria", aggiungendo che la chiave non è ostacolare il pirata, ma "aggiungere molto valore al servizio, così che il prodotto in sé non sia interessante. Il servizio può essere offerto solo a utente che riconosciamo. Credo che abbiamo dato il ben servito ai pirati".

In altre parole, copiate pure, tanto quello che conta è online, e lì non c'è crack che tenga. Le scelte di EA sono dettate dall'esperienza degli ultimi anni, che ha permesso all'azienda di conoscere il valore dei contenuti aggiuntivi e dei "giochi per tutti", come hanno fatto, anticipando le tendenze, i browser game. 

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