Tra i tanti meriti di FromSoftware c’è sicuramente quello di aver fatto da apripista a giochi che hanno cambiato la percezione di narrativa. Titoli come Dark Souls ed Elden Ring, per esempio, fanno affidamento sulla volontà del giocatore di ricostruire la storia del personaggio e del mondo di gioco, tramite l’esplorazione e il level design, non svelando praticamente nulla. Questo genere di approccio alla narrazione non ha conquistato solamente sviluppatori indipendenti, ma anche Neil Druckmann, che in un’intervista con IGN ha dichiarato di essere intrigato da questo sistema.

Nel corso dell’intervista, Druckmann ha dichiarato di aver già sfruttato questo genere di meccanica in The Last of Us. “Il nostro storytelling si base sulle cinematiche, ma c’è molto anche nel gameplay e nel level design. I giocatori possono esaminare la storia di un edificio o di uno spazio di gioco semplicemente guardandolo ed esaminandolo”, le parole del game director. “Sono questi gli elementi ai quali sono interessato”, ha aggiunto Druckmann.

Chiaramente Druckmann non vuole cambiare il modus operandi di Naughty Dog. “Non voglio rinunciare a dialoghi o cutscene. Sono semplicemente affascinato e vorrei provare qualcosa di nuovo, qualcosa di differente. Non voglio dormire sugli allori”, le parole del game director. Conscio, ovviamente, che non tutti i giocatori potrebbero apprezzare. Druckmann ha poi concluso svelando che al momento il team di sviluppo ha diversi progetti in cantiere, anche se ovviamente non tutti rispondono a delle esigenze narrative.

Neil Druckmann is a fan of the environmental storytelling in Elden Ring, hints at Naughty Dog using this more in the future.

"Games that trust their audience to figure it out, that don't hold your hand. That's the stuff I'm intrigued by going forward."

(via @GenePark / TWP) pic.twitter.com/qHTjdG25VS

— Okami Games (@Okami13_) January 9, 2023

Difficile non concordare con Druckmann. Pur rivolgendosi a una nicchia (anche se incredibilmente vasta), Elden Ring e Dark Souls hanno sicuramente saputo influenzare anche i giochi più grandi, come ammesso dal game director. Resta però da capire quanto la narrativa nascosta andrà a influenzare i prossimi progetti degli autori di The Last of Us e Uncharted e soprattutto in che modo. Se la volontà di Druckmann era quella di far incuriosire il pubblico, sicuramente l’obiettivo è stato centrato.

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