Electronic Arts non ama il mercato dell'usato

Electronic Arts è contraria al mercato usato dei videogiochi. I codici a pagamento per il gioco online dei titoli usati dovrebbe consentire di mantenere bassi i costi della gestione server.

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a cura di Dario D'Elia

Electronic Arts ha ammesso spudoratamente di non gradire il mercato usato dei videogiochi. "Una delle cose che devo fare, e fa parte del mio lavoro, del mio team di sviluppo e di quello marketing, è di non favorire il mercato del gioco usato", ha dichiarato Peter Moore presidente di EA.

...e paghiamo pure l'obolo per il gioco online

Questa strategia non a caso si riflette nella scelta di adottare codici a pagamento per il gioco online dei titoli usati (Online Pass, EA a gamba tesa sul mercato dell'usato). Insomma un piccolo obolo per mantenere i costi server bassi. "Dal nostro punto di vista obbligare a usare un codice per procedere al gioco online, scaricare contenuti digitali e tenerli d'occhio è un valore aggiunto", ha aggiunto il dirigente.

"Non è una cosa su cui vogliamo concentrarci, ma è comunque un fattore chiave il fatto che un milione di persone giochi online Madden 10". Il primo gioco ad aver adottato il cosiddetto Online Pass è Tiger Woods PGA Tour 11, sbarcato nei negozi all'inizio del mese.