Enemy Territory: Quake Wars

Cooperazione e gioco di squadra possono essere delle difficili caratteristiche da gestire nei videogiochi moderni. Enemy Territory: Quake Wars si pone invece l'obiettivo di incoraggiare il lavoro in Team, grazie all'utilizzo di un sistema in grado di assegnare dei premi individuali, in uno sparatutto multiplayer veloce, dove un team attacca e l'altro difende.

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a cura di Tom's Hardware

Introduzione

Sviluppatore: Splash Damage

Genere: Sparatutto multiplayer

Distributore: Activision Italia

Voto: 8 / 10

Cooperazione e gioco di squadra possono essere delle difficili caratteristiche da gestire nei videogiochi moderni. Enemy Territory: Quake Wars si pone invece l'obiettivo di incoraggiare il lavoro in Team, grazie all'utilizzo di un sistema in grado di assegnare dei premi individuali, in uno sparatutto multiplayer veloce, dove un team attacca e l'altro difende.

Da fuori, Quake Wars ricorda molto il franchise Battlefield. Entrambi i giochi sono basati su squadre, con giocatori divisi in classi, che si affrontano su ampi scenari. Tuttavia, uno sguardo più ravvicinato mostra che le differenze sono notevoli. Quake Wars allontana il classico concetto di scontro armato puro, e offre alcune sfide con obiettivi prestabiliti, che ricordano maggiormente l'originale Wolfenstein: Enemy Territory.

La storia e l'impostazione di Enemy Territory: Quake Wars ci porta nell'era fantascientifica di Quake II e Qauke 4, mentre a livello cronologico siamo più vicini a Quake II. La razza di alieni-cyborg Strong ha invaso la terra su più continenti e la Forza di Difesa Globale (GDF) terrestre ha l'obiettivo di scongiurare la minaccia. Ogni mappa è realizzata attorno un'importante battaglia nella guerra tra umani e alieni. La modalità di gioco preferita è la Campagna, che unisce tre mappe assieme in una sorta del "al meglio delle tre". La vincita di una mappa non offre però alcun vantaggio su quella successiva.

In uno scenario tipico di Quake Wars, ogni mappa è divisa in due territori. La squadra in difesa controlla tutti i territori tranne uno, che è da dove partirà la squadra attaccante. Possedere i territori ha molta importanza, poiché permette la costruzione di torrette e artiglieria. Se la squadra in difesa perde dei territori, non può più riconquistarli. Obiettivo della squadra in difesa è impedire al team attaccante di portare a termine i suoi obiettivi, in un lasso di tempo solitamente di 20 minuti.

"Many objectives are found indoors in cramped and claustrophobic locations."

Prendiamo per esempio la mappa della periferia. In questo caso, gli Strogg hanno impiantato un DataBrain per gestire la costruzione delle principali strutture. I componenti della GDF (che non è la Guardia di Finanza! NdT.), sono il team attaccante che deve sfondare le difese Strogg, rubare il DataBrain e portare il trasmettitore al quartier generale per essere analizzato. Il primo passo di questa missione è distruggere le barricate nemiche con un carica esplosiva -  che gli Strogg possono disarmare. Una volta che le barricate sono state distrutte, un'unità GDF deve portare il MCP (postazione mobile di comando) attraverso le barricate nemiche fino all'avamposto centrale. Gli Strogg possono disabilitare il MCP danneggiandolo, mentre è necessario in ingegnere GDF per ripararlo. Una volta che anche questo obiettivo è stato completato, un'unità speciale GDF deve hackerare il generatore di scudi Strogg per permettere l'accesso. Infine, qualsiasi unità GDF dovrà riuscire a rubare il DataBrain e portarlo al quartier generale. Se tutti e quattro questi obiettivi vengono completati nel tempo prestabilito, la mappa è vinta dal team GDF. In caso contrario la vittoria va agli Strogg.