eSports alle Olimpiadi, il CIO dice no ai giochi violenti

Il comitato olimpico ha esaminato l'introduzione degli eSport nel programma delle Olimpiadi di Parigi del 2024, ma ha posto il veto ai giochi violenti.

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a cura di Danilo Iaccio

Recentemente vi abbiamo riportato di un possibile ingresso degli eSports nel programma delle Olimpiadi di Parigi 2024. Ebbene la discussione è arrivata sul banco del comitato olimpico (IOC) che ha da subito posto il veto ai giochi violenti.

"Vogliamo promuovere la non discriminazione, la nonviolenza e la pace tra le persone. Questi principi non coincidono con i videogiochi che trattano violenza, esplosioni e uccisioni. Vogliamo tracciare una linea ben chiara sull'argomento", ha dichiarato il Presidente del comitato Thomas Bach in un'intervista con il South China Morning Post.

Gli appassionati di giochi come Counter-Strike, League of Legends, Call of Duty, Overwatch, DOTA 2 vedono quindi sbattersi la porta in faccia. La linea del comitato internazionale olimpico è irremovibile, nonostante siano i giochi con il maggior afflusso di soldi, giocatori e spettatori.

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Nelle dichiarazioni del CIO c'è però chi ha visto una certa incoerenza, o anche ipocrisia, dato che da decenni nel programma delle Olimpiadi ci sono sport come la Boxe, Taekwondo, Rugby e varie discipline che prevedono l'uso di armi (sciabola, fioretto, ecc.).

Da qui si è acceso il dibattito: in un certo qual modo questi sport non promuovono alcuni dei principi menzionati dal presidente Bach? 

Alla fine della fiera cosa rimane? I titoli sportivi come FIFA, PES, Madden e NBA, e magari giochi di arti marziali come Street Fighter V o Tekken 7. In attesa di ulteriori sviluppi, fateci sapere nei commenti la vostra opinione.


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