Far funzionare il G-Sync

Il dilemma è sempre lo stesso: disabilitare il V-sync e convivere con il tearing, o abilitarlo e tollerare stuttering e lag? Nvidia promette di cancellare le nostre preoccupazioni con una tecnologia a refresh rate variabile basata su un modulo hardware chiamato G-Sync. Ecco le prime impressioni.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Far funzionare il G-Sync

Requisiti di sistema

G-Sync non fa parte di alcun standard esistente, né Nvidia ha anticipato se sarà inclusa in future versioni dello standard DisplayPort. Perciò ci sono alcuni specifici requisiti che devono essere soddisfatti prima che un monitor G-Sync possa comportarsi al meglio.

Anzitutto dovete avere una scheda video di Nvidia. In particolare serve una GeForce GTX 650 Ti Boost o superiore. L'architettura Kepler è la prima con controller display integrato può essere programmato per abilitare G-Sync e lo stesso varrà per la futura architettura Maxwell.

Il secondo requisito è un monitor con modulo G-Sync integrato. Questo modulo rimpiazza lo scaler dello schermo. Quindi non è possibile aggiungere G-Sync a uno schermo Ultra HD tiled, ad esempio. Nell'articolo di oggi, usiamo un prototipo capace di offrire una risoluzione di 1920x1080 e il refresh rate fino a 144 Hz.

La terza cosa è che dovete usare è un cavo DisplayPort 1.2. DVI e HDMI non sono supportate. Questo significa che l'unico modo in cui G-Sync funziona in una configurazione con più display è attraverso una configurazione three-way SLI, dato che ogni scheda ha una singola porta DisplayPort e usare un adattatore DVI - DisplayPort non porta risultati. Anche un hub MST non funziona.

Infine, servono driver adeguati. Abbiamo usato i GeForce 331.93 beta in questo caso, e possiamo immaginare che da qui in avanti non ci saranno problemi.

Configurazione di prova

Configurazione
Processori Intel Core i7-3970X (Sandy Bridge-E) 3.5 GHz base, overcloccato a 4.3 GHz, LGA 2011, 15 MB di cache L3 condivisa, Hyper-Threading abilitato, risparmio energetico abilitato
Motherboard MSI X79A-GD45 Plus (LGA 2011) X79 Express Chipset, BIOS 17.5
Memoria G.Skill 32 GB (8 x 4 GB) DDR3-2133, F3-17000CL9Q-16GBXM x2 @ 9-11-10-28 e 1.65 V
Hard Drive Samsung 840 Pro SSD 256 GB SATA 6Gb/s
Grafica Nvidia GeForce GTX 780 Ti 3 GB
  Nvidia GeForce GTX 760 2 GB
Alimentatore Corsair AX860i 860 W
Software e Driver
Sistema operativo Windows 8 Professional 64-bit
DirectX  DirectX 11
Driver grafici Nvidia GeForce 331.93 Beta 

È importante capire quali sono le configurazioni su cui G-Sync ha il maggiore impatto. È probabile che molti di voi abbiano uno schermo a 60 Hz. Con V-sync attivato a 60 Hz, gli artefatti più fastidiosi s'incontrano quando non possono essere mantenuti i 60 FPS, portando a salti bruschi tra 30 e 60 FPS. È lì che vedrete uno stuttering significativo. Con il V-sync disattivato, le scene con un sacco di movimento o panning rendono il tearing più evidente. Alcuni appassionati pensano che questo non sia accettabile e attivano il V-sync, convivendo con la stuttering e lag.

Passando a 120 o 144 Hz e frame rate elevati, lo schermo esegue il refresh con maggiore frequenza, riducendo il tempo speso con un frame persistente durante più scansioni se le prestazioni non possono essere mantenute. A ogni modo persistono gli stessi problemi con il V-sync attivato e disabilitato. Per questo motivo, testeremo il monitor Asus a 60 e 144 Hz, con e senza G-Sync.