Forse Hogwarts Legacy è davvero troppo violento

Hogwarts Legacy sembra un prodotto per ragazzi, ma in realtà nasconde un'anima decisamente violenta.

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a cura di Alessandro Adinolfi

L'attenzione di diversi giocatori, come testimoniato dai pre-order su Steam, è sicuramente tutta su Hogwarts Legacy. L'atteso gioco ambientato nell'universo di Harry Potter sembra però forse un po' troppo violento rispetto alle aspettative, come raccontato da Morgan Park, editor di PC Gamer che sta recensendo il gioco.

Attenzione: seguono possibili spoiler da Hogwarts Legacy! Continuate la lettura a vostro rischio e pericolo

L'esperienza di Park è decisamente diversa da quella che potevamo immaginare. In Hogwarts Legacy si passa gran parte dal tempo a scuola, a imparare, ma soprattutto anche a uccidere. "Sono vicino ad aver ucciso quasi 100 persone e non è tutto colpa del mio personaggio", le parole dell'editor che ha voluto raccontare la sua esperienza in queste ore di gioco. Per sopravvivere nella Scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo fantasy è necessario farsi strada anche difendendosi e ogni cosa inserita all'interno del gioco sembra voler uccidere il giocatore.

La cosa peggiore, secondo Park, è che tutto ciò avviene alla luce del sole e senza aver imparato le magie oscure, quelle senza perdono. "All'inizio pensavo che i nemici venissero semplicemente messi KO o teletrasportati altrove, ma non è così", continua Park. Insomma, la morte in Hogwarts Legacy c'è e si fa sentire. Certo, ci sono anche delle tattiche stealth, ma probabilmente è impensabile poter affrontare il gioco evitando tutti i combattimenti.

L'articolo di Park si chiude facnedo una comparazione di Hogwarts Legacy con altri giochi. Secondo l'autore di PC Gamer, la nuova produzione di Avalanche Software è molto vicina a The Witcher 3: Wild Hunt (recentemente arrivato su next gen anche in edizione fisica, recuperabile su Amazon) e Red Dead Redemption 2: tanti dialoghi, tanta esplorazione, tante attività secondarie e tanta, tanta violenza. "Ho sempre pensato che la Scuola di Magia e Stregoneria fosse un posto decisamente poco sicuro per gli allievi ai tempi del film e dei libri, ma ora mi chiedo come potessero sopravvivere i ragazzi che la frequentavano nel 19° secolo", conclude l'autore.

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