Fortnite: inviano la polizia a casa degli streamer con una falsa denuncia, accade al vincitore della World Cup

Il vincitore della Coppa del Mondo di Fortnite è stato al centro di una preoccupante pratica sempre più comune: lo Swatting. Ecco cosa è accaduto.

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a cura di Nicola Armondi

"Swatting" (da SWAT, l'unità speciale della polizia), un termine difficile da trasporre in italiano ma i cui rischi sono facilmente intuibili. Con "Swatting" si intende la pratica di rilasciare una falsa segnalazione alla polizia con lo scopo di inviare uomini armati a casa di una persona: questo accade in particolar modo con gli streamer, che all'improvviso si ritrovano alla porta gli agenti. Recentemente è avvenuto anche al sedicenne Kyle "Bugha" Giersdorf, membro del team eSport Sentinels e vincitore della Coppa del Mondo di Fortnite (categoria Solo).

Mentre era intento a giocare in streaming su Twitch insieme ad altri pro-player, il giovane è stato interrotto dal padre che lo ha informato della presenza della polizia alla porta. La questione è stata risolta in dieci minuti, dopo i quali il ragazzo è tornato in live e ha spiegato la questione. "Sono venuti armati. Si sono letteralmente presentati dal nulla, santo cielo. È spaventoso."

Fortunatamente la questione si è risolta senza problemi di alcun tipo, anche grazie al fatto che uno dei poliziotti abitava nel quartiere e conosceva di vista il giocatore di Fortnite. Lo "Swatting" può creare giusto qualche fastidio, la maggior parte delle volte, ma è una pratica estremamente rischiosa. Nel 2017, in seguito a una disputa iniziata su Call of Duty, un giocatore ha fatto in modo di far presentare la polizia armata alla porta di un 28enne: la situazione è però sfuggita di mano e il giovane è stato ucciso dalla polizia.

Purtroppo non è possibile sapere se la denuncia sia falsa o meno fino a quando la polizia non controlla: bisogna però trovare un modo per arginare situazioni di questo tipo. Voi cosa ne pensate?