G2A vende key acquistate con carte di credito rubate?

Una software house sta accusando G2A di seguire una politica che "facilita un'economia alimentata da frodi" e che ha danneggiato l'azienda per 450.000 dollari.

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a cura di Matteo Lusso

Alex Nichiporchik, AD della software house tinyBuild, ha dure parole per G2A, il noto sito di compravendita di codici seriali per videogiochi e programmi. Quest'ultimo avrebbe permesso la vendita a prezzi stracciati di 26.658 copie tra SpeedRunners, Punch Club e Party Hard, acquistate dal negozio dell'azienda con metodi fraudolenti, che hanno quindi causato una perdita potenziale di circa 450.000 dollari.

G2A Puch Club

La vicenda è piuttosto complessa. G2A non vende direttamente le key, si tratta invece di un enorme mercato in cui chiunque può vendere i propri codici al prezzo che vuole, pagando le commissioni al sito.

TinyBuild ha ricevuto diverse mail in cui G2A proponeva una collaborazione con loro, ma la software house ha sempre rifiutato in favore della vendita attraverso il proprio negozio. Qui incominciano i problemi.

"Per alcuni mesi abbiamo supportato il nostro piccolo negozio su tinyBuild.com, così da offrire qualche sconto ai nostri fan e proporre alcuni giveaway creativi. Lo shop è collassato quando sono iniziate le richieste di rimborso. Ho cominciato a vedere migliaia di transazioni e il nostro gestore dei pagamenti ci avrebbe bloccato in pochi giorni".

Il problema, secondo Alex Nichiporchik, è la politica errata di G2A che "facilita un'economia da mercato nero". Un venditore, di cui non rivela il nome e che è in grado di guadagnare tra i 3000 e 4000 dollari al mese, gli avrebbe svelato che per ottenere un tale profitto è sufficiente utilizzare i dati di carte di credito rubate comprati nel Deep Web, acquistare le key dai rivenditori - che poi saranno costretti a rimborsare l'acquisto - e rivenderle velocemente su G2A a prezzi stracciati.

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Il Web sommerso è quella parte di internet non indicizzata nei motori di ricerca e protetta dall'anonimato, che permette di svolgere anche attività criminali. Esistono veri e propri siti di compravendita all'ingrosso di merci illegali, tra cui i dati rubati delle carte di credito con prezzi che variano dai pochi dollari a carta fino a decine di dollari e oltre a seconda della "qualità" del prodotto.

Dati alla mano, il CEO di tinyBuild, ha calcolato che le copie dei propri titoli vendute su G2A hanno portato ai venditori introiti per 197.000 dollari, contro i 450.000 dollari ottenibili dai canali di vendita ufficiali. La differenza è più del doppio, ciò significa che si tratta di copie vendute a metà del prezzo originale.

G2A vs TinyBuild

Alex Nichiporchik ha chiesto delucidazioni in merito alla vicenda direttamente a G2A e la risposta, che vi riportiamo integralmente, non si è fatta attendere.

"Il problema è legato a codici che avete già venduto. Sono i vostri partner che hanno venduto le chiavi su G2A, chiavi acquistate direttamente da voi. Se non altro, questo dovrebbe dare un'idea sulla portata di G2A: invece di far vendere ai vostri partner qui, potreste farlo direttamente voi.

Posso dirvi che non riceverete nessun risarcimento. Se sospettate che tutti questi codici siano stati ottenuti con carte di credito rubate, sarei felice di controllare, tuttavia vi dirò che questo richiede che tinyBuild voglia lavorare con G2A. In ogni caso, bisogna revocare i seriali che rivendicherete come rubati ai giocatori che ora li possiedono e dovrete fornirmi i codici che fanno parte della frode. Controlleremo per vedere se è questo il caso, ma dubito che un così grande numero di seriali sia stato ottenuto in quel modo.

Onestamente penso che sarete sorpresi di sapere che non è una frode, ma i vostri partner di vendita stanno facendo quello che fanno meglio, vendere codici. È solo capitato che li abbiano venduti su G2A. Vale anche la pena sottolineare che non prendiamo una quota da queste vendite, la nostra parte deriva dalle commissioni dei nostri gestori di pagamento"

G2A

Una risposta che lascia perplessi sulla politica attuata da G2A, tuttavia tinyBuild ha deciso che non disattiverà i seriali già attivati dai giocatori, anche se acquistati - molto probabilmente in buona fede - da venditori che in precedenza le hanno comprate con metodi fraudolenti. A voi la parola, cosa ne pensate di tutta questa vicenda?